8 luglio 2011. - Un gigantesco blocco di pietra, 60 tonnellate di peso, un volume di cinque metri cubi, lungo otto metri e alto tre, è apparso alla vista degli studiosi dell'Istituto di Storia e Antropologia di Città del Messico nei pressi di Cuautla, dove alcuni operai stavano svolgendo degli scavi per la costruzione di un centro commerciale.

Il gigante con incisioni risalenti al 700 dC è rimasto nell'oscurità per decenni nella città di Cuautla.

Di recente i proprietari del terreno dove si trovava hanno deciso di spostarlo ed è stato così che l'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) è venuto a sapere della sua esistenza ed ha potuto constatare l'importanza dell'enorme reperto.

La pietra è stata spostata di 200 metri e si costruirà una base per la visualizzazione del pubblico, dato che l'INAH la considera un oggetto ad alto valore storico che deve far parte del patrimonio culturale della nazione.

"Si tratta di un petroglifo che rappresenta il dio Tlaloc con una pannocchia di granoturco durante un rituale agricolo" ha spiegato l'archeologo che sta dirigendo i lavori di spostamento.

 

(repubblica.it / nodonoticias.com / puntodincontro)

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8 de julio de 2011. - Un enorme bloque de piedra que pesa 60 toneladas, con un volumen de cinco metros cúbicos, ocho metros de largo y tres de alto, apareció a la vista de los expertos del Instituto Nacional de Antropología e Historia de la Ciudad de México cerca de Cuautla, donde algunos trabajadores estaban llevando a cabo excavaciones para la construcción de un centro comercial.

El gigante de 60 toneladas con grabados que datan de los años 700 d.c. permaneció en el anonimato desde hace décadas en el municipio de Cuautla.

Sin embargo, los dueños del predio donde se encontraba decidieron moverla y fue cuando el Instituto Nacional de Antropología e Historia (INAH), dio a conocer la importancia de la gigantesca piedra e hizo pública su existencia.

La piedra fue movida 200 metros y se construirá una base para su exhibición al público ya que el INAH considera que tiene un valor histórico y tiene que formar parte del patrimonio cultural de la nación.

“Es un petrograbado con una mazorca, él dios Tlaloc, y en general un ritual agrícola”, describió el arqueólogo que acudió al lugar donde permaneció en el anonimato la pieza.

 

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