Accordo di cooperazione tra la Camera di Commercio di Roma e lo Stato del Messico.

13 giugno 2013 - Durante la firma dell'accordo di cooperazione tra la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma e il Governo dello Stato del Messico, il Governatore Eruviel Avila Villegas ha assicurato che in questa entità politica esistono condizioni ottimali per la creazione di nuove imprese, dato che possiede la più importante infrastruttura stradale del Paese, un aeroporto internazionale, è fra le prime ad aver portato a livello costituzionale il miglioramento normativo, ha già messo in atto i processi verbali mercantili ed ha istituito penalità per chi ritarda le procedure necessarie per avviare attività commerciali, tra gli altri vantaggi competitivi che esistono per gli investitori nazionali e stranieri.

«Grazie per questa visita allo Stato del Messico, l'entità politica più popolosa del Paese con 15 milioni 200 mila abitanti, uno Stato molto produttivo e che aumenta costantemente la sua produttività grazie agli imprenditori messicani e stranieri —come gli italiani— che hanno avuto, e continuano ad avere, fiducia in noi» ha affermato Ávila.

L'accordo è stato firmato dal Consigliere dell'Ambasciata italiana, Arnaldo Minuti, dal Presidente della Camera di Commercio italiana in Messico, Alberico Peyron, e dal titolare del potere esecutivo locale, che è stato testimone d'onore davanti a un folto gruppo di uomini d'affari e investitori ed ha aggiunto che il Governo dello Stato del Messico è orgoglioso di essere un fedele alleato degli industriali e degli imprenditori.

Nel suo messaggio, Alberico Peyron ha chiarito che l'accordo avrebbe dovuto essere firmato il mese scorso, durante la visita del governatore in Italia, ma l'evento è stato cancellato in quei giorni a causa dell'esplosione di un'autobotte sull'autostrada Città del Messico-Pachuca che ha provocato il ritorno immediato della comitiva.

Il dirigente italiano ha comunque fatto notare che il PIL dello Stato del Messico è superiore a quello del Belgio e che 30 aziende italiane sono già attive in questa zona del Paese.