Ranieri: "Juve-Inter?
Pensiamo al campionato"

Molta attesa per il confronto a tre con il Napoli,
ma il "mister" guarda più avanti, alla stagione.

Claudio Ranieri.VINOVO (Torino), 8 agosto 2007. - Il primo e tanto atteso scontro tra Juventus e Inter è alle porte. Domani sera allo Stadio San Paolo di Napoli le due formazioni si affronteranno nel corso del Trofeo Birra Moretti. Il tecnico bianconero Claudio Ranieri continua con il lavoro di preparazione e considera la sfida di domani solo come un ulteriore passo avanti verso l’inizio del campionato.

«È giusto dare importanza ad amichevoli e tornei ma in questo momento conta solo la preparazione - ha spiegato oggi in conferenza stampa -. Ben vengano queste sfide perchè avvicinano la squadra al clima campionato e fanno crescere globalmente il gruppo ma non vanno fatte valutazioni affrettate. Il torneo fa parte di quell’allenamento utile a portare la squadra in condizione per il 26 di agosto».

Il "leit-motiv" però alla fine resta lo stesso: bianconeri contro nerazzurri. «Capisco che tutto il popolo bianconero voglia vedere una grande partita ma la gara del 4 novembre avrà sicuramente un altro sapore. In questo momento noi pensiamo a far bene più che altro qua a Vinovo».

Il tecnico romano sta lavorando anche per affinare le tattiche di gioco e per portare i giocatore nella miglior condizione. «Ho già delle idee in testa e sto cercando di svilupparle nel corso delle amichevoli. Tra i giocatori c’è qualcuno che più di altri si è già integrato in questa nuova realtà. C’è chi digerisce meglio le novità e c’è chi invece, ha bisogno di più tempo - ha proseguito Ranieri -. Non si può essere già tutti al 100% ed è per questo che stiamo lavorando per essere competitivi ad alto livello il più presto possibile».

Tra i nuovi che si sono calati meglio nella parte c’è sicuramente Almiron. Le sue prestazioni sono state convincenti e hanno un po' offuscato la figura di Tiago. «Almiron occupa una porzione di campo molto vasta per cui va supportato al meglio - ha spiegato Ranieri -. Non è facile per il compagno di reparto entrare subito nel suo meccanismo. Il compagno deve per forza di cosa essere molto intelligente ad allinearsi alle qualità di questo giocatore. Almiron è prorompente nella zona centrale, al momento sta viaggiando a briglia sciolte ma deve ancora trovare le giuste misure».

Che la sfida di domani abbia una valenza relativa è appurato ma, come tutti gli uomini di sport, anche Ranieri non ci sta a perdere. «Non ho mai detto che mi piaccia perdere però è meglio che si veda subito dove dobbiamo migliorare. Quindi giocare contro squadre troppo al di sotto di noi non aiuta di certo. Le ultime tre sfide hanno dato indicazioni maggiori rispetto alle prime due nelle quali i nostri rivali non avevano praticamente mai tirato in porta».

Contro Napoli e Inter il tecnico adotterà soluzioni alternative sia in chiave tattica che tecnica. «La squadra ha già nel proprio dna il 4-4-2. Sta nel computer di bordo. L’allenatore non deve faticare molto, deve solo inserire i nuovi in questo meccanismo. Il 4-3-3, invece, è un vecchio discorso legato alla Juve di Lippi. Mi intriga perchè mi permette di schierare tre bocche da fuoco non indifferenti ma è più difficile da gestire. Per domani sera vedremo. Manderò in campo due formazioni differenti. Non ci sarà Camoranesi mentre vedrete Del Piero e Buffon».

Chiusura dedicata al mercato. «Lo ripeto, non compreremo più nessuno. Io sono contento così, ho un buon gruppo e se andrà via qualcuno non lo rimpiazzeremo. Sono felice che Chiellini sia rimasto. Non mi ha sorpreso la sua scelta di restare, mi sarei stupito di più se avesse deciso di andare via».

 

(La Stampa.it)