Inghilterra, tre punti sudati
La squadra di Eriksson si impone 1-0 sul Paraguay. Gara a due facce: monologo inglese nel primo tempo, sudamericani più vivaci ma poco concreti in attacco nella ripresa.

 

FRANCOFORTE (Germania), 10 giugno 2006 - L'Inghilterra archivia con un 1-0 double face il suo esordio mondiale, consumatosi oggi a Francoforte contro il Paraguay. Gli inglesi vanno in gol dopo 3 minuti grazie a un'autorete dell'ex interista Gamarra, e intorno a questo vantaggio costruiscono un primo tempo vivace e convincente, e una ripresa fatta invece di sangue e sudore, ma senza lacrime per una cronica incapacità paraguaiana di capitalizzare in gol il gioco e la pressione con cui hanno soffiato sul collo degli inglesi per 45'.

Il paziente inglese Rooney è in panchina (vista Tobago e Trinidad del prossimo 15 giugno), il c.t. Eriksson sceglie Crouch al suo posto, al fianco di Owen, nella più classica delle accoppiate fra l'attaccante lungagnone e il brevilineo guizzante. Un duo che funziona, ma non brilla per interattività. Alla fine il più utile alla causa è Crouch, meno spettacolare ma molto più presente del più celebrato compagno di reparto nel gioco della squadra. E infatti dopo una manciata di minuti della ripresa Owen sarà sostituito da Downing.

Per il resto è un'Inghilterra che brilla per vivacità e reattività: sempre prima sul pallone, domina il campo con autorevolezza e una velocità doppia rispetto agli avversari. Il Paraguay si dimostra squadra tipicamente sudamericana, persino un po' retrò nel gusto per il palleggio ragionato e compassato. Ma la sua incapacità nel "nascondere" il pallone la rende poco efficace e assai vulnerabile di fronte ai raid di un'Inghilterra non assatanata ma sempre pimpante. E la mancanza totale di gioco sulle fasce tarpa del tutto le scarse idee paraguaiane.

Il vantaggio agguantato dopo 3 minuti grazie a un'autorete di Gamarra (su una punizione battuta da Beckham) agevola non poco il compito inglese. Ma poi Lampard e C. legittimano il vantaggio con un primo tempo brillante e convincente, fatto di geometrie e grande voglia. Il Paraguay riesce a superare la sua metà campo solo dopo un quarto d'ora, presentandosi alla conclusione in tre sole occasioni: al 18' Paredes non trova lo specchio, al 19' il portiere inglese Robinson dà un segno di vita parando un tiro di Riveros, e a tempo scaduto Valdez firma la migliore occasione sudamericana ma sbaglia mira. Poca roba, per una squadra che deve recuperare.

Cambia la musica nella ripresa: il Paraguay si dimostra molto più vivace e intraprendente, l'Inghilterra arretra e rallenta. Risultato: Beckham e C., forti di un solo gol di vantaggio, vivono un secondo tempo senza certezze e in grande apprensione. Il Paraguay abbaia molto ma morde poco: in mezzo a una pressione pressochè costante non riesce infatti a creare nitide occasioni da gol. La gara si fa più intensa e tesa, i sudamericani ci credono, l'Inghilterra vacilla, soprattutto sul piano della convinzione. Ma alla fine non cade, anzi va vicina al raddoppio con due tiri dalla distanza di Lampard (bravo a respingere Bobadilla, che dall'8' ha preso il posto dell'infortunato Villar) e dunque può archiviare l'esordio mondiale con una vittoria, ma anche con più di uno spunto su cui riflettere.