Pessotto, lieve peggioramento
Il nuovo bollettino medico evidenzia un modesto calo della funzionalità renale per la presenza di un ematoma retro-peritoneale. Il team manager resta in prognosi riservata.

 

TORINO, 29 giugno 2006 - "Non possiamo dire se sopravviverà, anche se tra ieri e oggi non ci sono stati peggioramenti": lo ha dichiarato Pierpaolo Donadio, primario del reparto di Rianimazione Centrale delle Molinette dove da due giorni è ricoverato Gianluca Pessotto, in occasione del primo bollettino medico della giornata. "Non scioglieremo la prognosi - ha proseguito - e non possiamo dire quando potremo farlo". Sostanzialmente i medici hanno "cancellato" la ventata di leggero ottimismo che si era diffusa nel tardo pomeriggio di ieri, sottolineando che Pessotto resta in pericolo di vita oltre che per la funzionalità futura.

A livello generale, la situazione emodinamica è stabile, la situazione coagulativa è praticamente normale, gli scambi respiratori sono in lieve miglioramento, ma la funzionalità renale è in lieve peggioramento, con modesto incremento dei valori di creatinina. I drenaggi toracici sono ben funzionanti con irrilevante perdita ematica. La presenza di ematoma retro-peritoneale comporta un aumento della pressione intra-addominale, con spostamento verso l'avanti degli organi. Non solo, l'ematoma, posto fra la schiena e gli organi interni, fino a che non si sarà riassorbito, manderà in circolo scorie che devono essere drenate dai reni, e questo provoca un sovraccarico del lavoro renale, alla base del lieve peggioramento fatto registrare fra ieri e oggi.

Non basteranno comunque altre 72 ore, ma forse neppure un mese per capire veramente se Gianluca Pessotto sopravviverà e come. L'estrema gravità del suo stato clinico - ha osservato Marco Rapellino, direttore del Risk Management - si può ben comprendere se "si pensa che l'impatto subito dal calciatore nella caduta è avvenuto a una velocità di circa 60 chilometri orari". "Entro 72 ore - ha aggiunto Rapellino - avremo informazioni importanti per essere più probabilisticamente precisi, ma ci possono essere mille complicanze fino ad oltre 30 giorni".