Bufera Calcio
I fatti di oggi

MILANO, 6 giugno 2006

14.10 - Lasciando la sede della Figc, Graziano Aschero, avvocato del guardalinee Marco Ivaldi (ascoltato in merito a Roma-Juventus 2-1, del 5 maggio 2005) si è detto sereno riguardo la posizione del suo assistito: "Abbiamo chiarito la posizione, e quindi l'estraneità, del mio assistito per quello che riguarda l'illecito sportivo. Ivaldi è un galantuomo, che ha sempre lavorato con serietà e serenità".

13.37 - Continua la passerella di arbitri davanti all'Ufficio Indagini. Nella sede di Via Po, dove a guidare l'inchiesta è il colonnello Maurizio D'Andrea, è arrivato anche Paolo Tagliavento, direttore di gara di Terni che risulta tra i 41 indagati dalle procura di Napoli. Con Tagliavento si dovrebbe concludere la tornata di fischietti in calendario per oggi. L'Ufficio indagini, quando avrà completato l'audizione, dovrebbe incontrarsi al completo per una riunione tecnica.

13.21 - Pausa pranzo per gli interrogatori dell'ufficio indagini della Federcalcio, e passeggiata inautobus di Francesco Saverio Borrelli. Sorridente e disponibile Borrelli è salito sulla linea 630 direzione centro. Nel pomeriggio continua però il lavoro di indagine. «Il lavora continua, cerchiamo di approfondire questa vicenda di cui ci hanno investito. Io devo raccogliere le fonti poi valuterà la procura federale».

13.14 - Il procedimento sulle designazioni arbitrali riaperto a Torino, che in questa prima fase sarà gestito personalmente dal procuratore capo Marcello Maddalena, è aperto per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva e per un' ipotesi di doping (la nuova legge del 2000). Rispetto al fascicolo che era stato archiviato è caduta definitivamente la ricettazione di farmaci. La prossima mossa della procura piemontese sarà quasi certamente la richiesta di tutti gli atti a quella partenopea. In caso di rifiuto verrà sollevato un conflitto di competenza davanti alla Corte di Cassazione, che però potrebbe essere superato dall'istanza inoltrata ieri dallo staff difensivo dell'arbitro Massimo De Santis, il quale, indagato dalla procura di Napoli, ha chiesto che le carte vengano trasferite a Roma, dove è già in corso un'inchiesta sulla Gea. La procura di Torino per convincere il gip Chinaglia a riaprire il caso (visto che sarebbero emersi «fatti nuovi»), ha allegato alla richiesta l'invito a comparire inoltrato dalla procura di Napoli a 41 indagati, dove sono indicate le trascrizioni di telefonate giudicate interessanti a fini investigativi e, secondo fonti di Palazzo di Giustizia, anche le informative dei carabinieri di Roma pubblicate dall'Espresso.

12.58 - I procuratori di Torino Maurizio Laudi e Antonio Rinaudo sono stati sentiti questa mattina dal Csm in merito al loro coinvolgimento nelle intercettazioni disposte dalla Procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta. La loro audizione, finita pochi minuti fa, è durata circa un'ora e mezza. La prima Commissione non ha formulato domande ai due magistrati, trattandosi di un'audizione spontanea. L'audizione dei procuratori torinesi ha riguardatotre intercettazioni telefoniche agli atti dell'inchiesta della Procura di Napoli e riguardanti,appunto, i rapporti tra l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, e i magistrati Maurizio Laudi e Antonio Rinaudo. Per quanto riguarda Rinaudo, agli atti del Csm ci sarebbe una telefonata con Luciano Moggi, in cui il magistrato chiede per se, la moglie e la segretaria biglietti per lo stadio. In questa stessa chiamata il pm torinese prenderebbe accordi per una cena con l'ex dg della Juventus. Quanto a Laudi, agli atti non c'è nessuna intercettazione diretta, ma una telefonata in cui la segretaria chiederebbe per suo conto a Moggi due ingressi per lo stadio. Il nome di Laudi, inoltre, comparirebbe in una quarta intercettazione riguardante una telefonata tra l'arbitro De Santis e una non meglio precisata fonte di Palazzo dei Marescialli, forse un autista, indicato con il nome di Guglielmo. Proprio a quest'ultimo l'arbitro si rivolge per avere informazioni riservate sul magistrato che sta conducendo l'inchie

12.37 - È durata meno di un'ora l'audizione di Luciano Spalletti presso la caserma dei carabineri di via in Selci a Roma. Il tecnico della Roma è stato ascoltato come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli sul cosiddetto sistema Moggi e relativa alla stagione 2004/05. In particolare a Spalletti gli inquirenti hanno fatto domande su Udinese-Juventus. "Con gli inquirenti ho parlato solo di Juventus-Udinese dell'anno scorso, ho descritto le stesse dinamiche di cui parlai al tempo della partita. È stato un dialogo pacato. I miei rapporti con la Gea? Non ho firmato alcuna procura". Queste le parole di Luciano Spalletti, uscito intorno alle 11.45 dalla caserma dei Carabinieri di via in Selci dove è stato ascoltato come persona informata dei fatti. L'ex tecnico dell'Udinese ha risposto anche ad una domanda sulle intercettazioni in cui compare il suo nome. "Non mi sono fatto nessuna idea in proposito, anche perché ci sono versioni discordanti. Se esiste una cupola? A questo non posso rispondere".

12.28 - "Sono tranquillo, adesso non posso parlare. Non tutti gli arbitri sono uguali". Sono le parole dell'arbitro Domenico Messina che ha lasciato la sede della Figc di via Allegri dove è stato ascoltato dall'Ufficio Indagini. L'interrogatorio del direttore di gara è durato circa un'ora e mezza. Il suo legale Antonio Cirillo ha dichiarato: "Era estraneo al sistema, del resto per cinque anni non ha arbitrato la Juve e per due non ha diretto grandi partite. Lui non ha fatto nulla, ha risposto a tutto senza trascurare alcun particolare".

12.25 - "Al suo posto mi sarei già dimesso". Così Giovanni Lolli, sottosegretario al ministero dello Sport, commenta le ultime vicende che coinvolgono il presidente di Lega Adriano Galliani. Il sottosegretario, intervenuto alla presentazione di "Goal", un'iniziativa per una mostra itinerante del calcio nelle varie città italiane, ha aggiunto, a proposito dei tempi delle inchieste: "Ci sono i calendari di calcio da rispettare, i tempi sono questi, credo che verranno rispettati".

12.18 - L'arbitro Pasquale Rodomonti è arrivato presso la sede dell'Ufficio Indagini della Figc. Il direttore di gara è arrivato stamattina per rispondere alle domande degli uomini dello staff coordinato da Francesco Saverio Borrelli. Presenti anche anche gli assistenti Marco Ivaldi e Carmine Alvino.

11.50 - "Il commissario straordinario della Figc Guido Rossi smentisce le notizie pubblicate oggi sui giornali relative a un accordo con il presidente della Lega Adriano Galliani su una nuova e diversa struttura gestionale e di vertice della Lega stessa". È quanto si legge in una nota diffusa oggi dalla Federcalcio. "Nel corso del colloquio che Rossi e Galliani hanno avuto ieri a Milano - si legge ancora - non è stata presa nessuna decisione né da una parte né dall'altra sui futuri assetti della Lega".

11.00 - L'allenatore della Roma, Luciano Spalletti, è arrivato nella caserma del Nucleo Operativo di Roma per essere ascoltato in qualità di persona informata dei fatti nell'ambito dell'inchiesta napoletana sul calcio. Luciano Spalletti sarà ascoltato su fatti inerenti al vecchio incarico di tecnico dell' Udinese e proprio su alcune partite dell'Udinese nel campionato 2004-2005. Lo stesso campionato oggetto dell'inchiesta e che oggi ritornerà al centro di circa una decina di interrogatori che si svolgeranno nel corso della giornata nella caserma dei carabinieri.

10.59 - Quasi due ore davanti a Francesco Saverio Borrelli e poi via senza dire una parola. Si è concluso l'interrogatorio di Paolo Dondarini, l'arbitro ascoltato dall'Ufficio indagini della Figc nell'ambito dell'inchiesta delle intercettazioni telefoniche. Il direttore di gara, che arrivato intorno alle 9, è andato via con il suo legale, limitandosi a dire "sì tutto a posto", prima di infilarsi nel taxi infastidito dalla ressa di telecamere e fotografi. Poco prima che uscisse dalla sede della Federcalcio in via Allegri era arrivato, con vestito gessato blu, l'altro arbitro, Domenico Messina, anche lui accompagnato dall'avvocato.

10.58 - Il gip Elisabetta Chinaglia ha disposto la riapertura delle indagini sulle designazioni arbitrali della Procura di Torino. I magistrati inquirenti avevano in un primo tempo chiesto e ottenuto l'archiviazione del procedimento, ma ora alla luce delle scoperte della Procura di Napoli ne hanno sollecitato la riapertura.

9.31 - "Sono un poliziotto che deve raccogliere fonti di prova. Attribuire a me la propensione per una o per l'altra parte con interessi anche differenti mi sembra una forzatura che non corrisponde al mio carattere e alla mia storia". Lo ha detto il capo dell'Ufficio Indagini della Federcalcio Francesco Saverio Borrelli entrando nella sede di via Allegri, pochi minuti dopo le 9, dove questa mattina sono in programma altri interrogatori nell'ambito della vicenda sulle intercettazioni telefoniche.

8.53 - Paolo Dondarini, uno degli arbitri coinvolti nella vicenda delle intercettazioni telefoniche, è arrivato pochi minuti fa a via Allegri per essere ascoltato dinanzi all'Ufficio Indagini della Figc.