Madre Teresa
e la sua missione d’amore
Presentato il libro che raccoglie la corrispondenza
tra Madre Teresa e i suoi confessori e superiori.
 

La copertina del libro.3 settembre 2007. - Con un innocuo titolo: "Mother Teresa: come be my light" (Madre Teresa, vieni e sii la mia luce) è stato presentato il libro che raccoglie la corrispondenza, di 66 anni, tra Madre Teresa, i suoi confessori e superiori, che offre un contrasto spirituale della vita conosciuta attraverso il suo lavoro.

Le lettere, molte delle quali conservate malgrado il suo desiderio (aveva richiesto la distruzione delle missive, contrariata dalla Chiesa) rivelano che per oltre mezzo secolo della sua vita "la suora provò l'impressione della mancanza di Dio, sia nel suo cuore che nella eucarestia".

Questa assenza sembra abbia avuto inizio quando la "Beata" prese ad occuparsi degli affamati,dei moribondi in Calcutta, opera che non abbandonò mai.

"Ora abbiamo questa nuova comprensione, questa finestra sulla sua vita interna" afferma il Reverendo Kolodiejchuk, il prete che presentò al Vaticano la proposta di Santificazione di Madre Teresa. "E' senza dubbio che l'ovvio tormento spirituale della suora, aiuta la sua causa di santificazione".

In oltre 40 lettere, mai pubblicatre prima d'ora, lei parla di "essiccazione", "buio", "solitudine" e tortura che la conducono a dubitare dell'esistenza del Paradiso e di Dio.

"Il sorriso", scriveva Teresa è "una maschera", uno straccio che nasconde tutto. Per chi lavoro? si chiedeva. "Se non c'è Dio, non vi può essere l'anima. Se non esiste l'anima, allora Gesù, anche Tu non sei vero".

 

L'intervista a CBS TV

In una rara intervista, basata sulla indiscutibile fede, Madre Teresa affermava al telecronista Mark Phillip "di essere dubbiosa sulla sua fede, al punto di essere considerata ipocrita"

"Essi sono tutti figli di Dio, amati e creati dal medesimo cuore di Dio"

"Dov'è la mia fede? Anche nel profondo non esiste che vuoto e oscurità. Se Dio esiste,Ti prego perdonami"

Otto anni più tardi, Teresa era ancora in cerca della credenza che aveva perso.

"Questa profonda nostalgia di Dio, scriveva, respinge, svuota, senza fede, amore, zelo".

La sua fama nel mondo aumentava, ma la sua fede si rifiutava di ritornare.

Madre Teresa morì il 5 settembre 1997, portando con se i dubbi e come da lei asserito, aveva anche cessato di pregare.

Queste lettere sono state conservate nell'abitazione dell'arcivescovo, afferma il Reverendo Kolodiejchuk.

 

La vita

Questa luminosa messaggera dell'amore di Dio, nacque il 26 agosto 1910 in Macedonia (ex Jugoslavia). Si chiamava Agnes Gonxha Bojaxhiu ed apparteneva ad una famiglia benestante. La piccola bambina trascorse l'adolescenza tra la scuola e la drogheria paterna.

Cresce nella parrocchia Cristo Re dove frequenta il Sodalizio. Colà incontra dei padri gesuiti che lavorano nella lontana Calcutta e decide di entrare nella Congregazione delle suore missionarie Nostra Signora di Loreto, presente anche in India.

Dopo una serie di noviziati, nel 1931, assume il nome di Suor Teresa, e sei anni dopo inizia la sua attività religiosa per volere dei superiori, come insegnante di storia e geografia alla Saint Maria di Loreto di Calcutta e viene nominata direttrice.

Intanto dalla finestra della camera vede lo squallore ed i vicoli fangosi, vecchi sofferenti, bambini nudi e sporchi, e si rende subito conto che Calcutta non è soltanto la città degli uomini d'affari e della politica.

Intanto scoppia una orrenda guerra che dall'Europa propaga in tutto il mondo.

Per la seconda volta rivolge l'istanza di poter fondare una "Casa" per bisognosi, e pur sapendo che era difficile lasciare il Convento ascoltò il richiamo della "sua missione" e finalmente il 16 agosto 1948 giunge l'autorizzazione con la firma del Papa Pio XII.

Nel 1950 nasce ufficialmente con decreto della Santa Sede, la Congregazione delle Missionarie della carità. Quindi anni dopo la società religiosa fondata da Madre Teresa diventa Congregazione Pontificia.

Molti progetti della madre si vanno realizzando e nel 1964 a Bombay si celebra il Congresso eucaristico alla presenza del Papa Paolo VI che constata l'enorme e fruttuoso lavoro. Al momento di partire consegna un ricordo: una magnifica decappottabile americana con sedili sgargianti, ed una dedica: "A Madre Teresa per la sua missione d'amore" La Madre alla vista della meraviglia meccanica esclamò: "Chissà quanto carburante consuma. E' meglio il mio carrettino tirato a mano. La metterò all'asta, è la macchina dei lebbrosi".

La Suora fu onorata dai massimi personaggi del mondo compreso le Nazioni Unite. Uno tra i tanti l'ex Presidente degli Usa Ronald Regan.

Nel 1991 tornò per la prima volta nella natia Albania ed aprì una "Casa" in Tirana. In India funzionavano altre 168 Case.

Ormai la minuta figura di Madre Teresa, il suo scarno viso solcato da innumerevoli rughe sono conosciuti in tutto il mondo.

Chi ha potuto incontrare Madre Teresa ed ha potuto ascoltarla sa che da lei emanava qualcosa di eccezionale. Solo allora si capiva che le sue parole, i gesti, tutta la sua opera, propagavano qualcosa di più profondo che le bruciava dentro: il grande amore per Cristo attraverso i suoi fratelli.

 

(News ITALIA PRESS)