Palazzo Firenze in Campo Marzio
SARÀ PRESENTATO MARTEDÌ 27 NOVEMBRE PROSSIMO, ALLA SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI, IL VOLUME DI MARIA GIULIA AURIGEMMA.
 

21 novembre 2007. - Sarà presentato martedì 27 novembre prossimo alle ore 17 nella Galleria del Primaticcio di Palazzo Firenze a Roma, Sede Centrale della Società Dante Alighieri (Piazza Firenze 27, Roma) il volume “Palazzo Firenze in Campo Marzio” (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, pagine 480, 2007), primo completo lavoro editoriale, ricco di illustrazioni, dedicato ad uno dei Palazzi più belli ed importanti della Capitale, di Maria Giulia Aurigemma, docente di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Parma.

Il Palazzo, fondato dal Vescovo milanese Griffi, fiduciario di Sisto IV, negli anni ’80 del Quattrocento ed ampliato all’inizio del Cinquecento dalla famiglia Cardelli, fu affittato dal Cardinale Rodolfo Pio di Carpi, che vi ospitò la sua collezione.

Sotto Giulio III (1550-1555) vi fu aggiunta un’ala monumentale ad opera di Ammannati, con l’attuale cortile e l’elegante prospetto architettonico; la decorazione mitologica, ancor oggi esistente, fu affidata negli stessi anni al bolognese Prospero Fontana e alla sua bottega nella loggia al pianterreno, dove si svolgerà la presentazione del libro, nel salottino adiacente, nella Galleria al primo piano e nella sala con la Contesa delle Pieridi, tutto incorniciato da stucchi ammannatiani.

Passato a Cosimo I de’ Medici, il Palazzo già alla fine degli anni ’60 del Cinquecento divenne la sede del giovane e brillante Cardinale Ferdinando, Granduca di Toscana dal 1587, che richiamò Ammannati per l’architettura, come attestano i numerosi documenti editi ed inediti, e incaricò Jacopo Zucchi di nuove decorazioni: l’ultimo piano fu affrescato con cicli delle stagioni e dei segni zodiacali e una sala con la rappresentazione dei quattro elementi e le divinità ad essi collegate, con particolari scelte iconografiche.

Dal Seicento, quando Ludovico Cigoli, con Agostino Tassi, promuove nuove decorazioni, oggi scomparse, e propone nuove modifiche, il Palazzo è sede dei Cardinali e degli Ambasciatori medicei, e nel Settecento anche di numerosi artisti appositamente inviati per studi di accademia e di restauro; a metà del Settecento Asprucci realizza la facciata attuale in chiave neocinquecentesca. Nell’Ottocento il Palazzo diviene sede del Ministero di Grazia e Giustizia e di una Società Promotrice delle Arti, nel Novecento dell’Avvocatura dello Stato, della Società Dante Alighieri e della Presidenza Italiana dell’UNESCO.

All’incontro romano, promosso dalla Società Dante Alighieri, parteciperanno oltre all’autrice, Maurizio Calvesi, Silvia Danesi Squarzina, Alessandro Masi, Rossella Vodret ed Alessandro Zuccari.