Rubati agli occhi
i segreti della lettura

Mentre leggiamo, gli occhi non scorrono in modo lineare sul testo, ma fanno movimenti repentini, tornano indietro su passaggi già letti, fissandosi a tratti sulle parole.

22 settembre 2007. - Scienziati inglesi hanno rubato ai nostri occhi i segreti della lettura, scoprendo che almeno il 50% delle volte i due occhi non leggono contemporaneamente le stesse lettere di una parola, ma ciascuno si occupa delle sue lettere, poi le due immagini "scattate" da ciascun occhio vengono fuse in un'unica "foto" che viene inviata al cervello.

Presentata durante il Festival della Scienza in corso all'Università di York, è la scoperta di Simon Liversedge dell'Università di Southampton grazie all'uso di un sofisticato strumento per studiare i movimenti oculari. Carpire i meccanismi della lettura è vitale per sviluppare nuovi e più efficaci metodi di insegnamento della lettura ai bimbi ed anche per aiutare i bambini dislessici, ha spiegato Liversedge che ha in corso un nuovo studio per confrontare la lettura di adulti e bimbi e capire la massima distanza l'uno dall'altro cui due occhi possono guardare riuscendo a mettere a fuoco la parola. Mentre leggiamo, i nostri occhi non scorrono in modo lineare sul testo, ma fanno dei movimenti repentini, tornano indietro su passaggi già letti, fissandosi a tratti sulle parole. Finora si pensava che in questi momenti di fissazione gli occhi puntassero entrambi nella stessa direzione.

Il team di Liversedge ha scoperto che non è così, che la lettura nasce da un gioco molto più complesso che impegna i nostri occhi. Analizzando la lettura di un gruppo di volontari a un metro di distanza dal testo si è visto che ciascun occhio si concentra su una lettera di una parola, con i due occhi che puntano di solito a lettere distanti 2-3 caratteri l'una dall'altra. Per esempio nella parola "albero" è possibile che mentre l'occhio sinistro guarda la lettera "l", il destro guardi la "r". Lo sguardo dei due occhi si può anche incrociare sulle lettere, per cui per esempio il sinistro può guardare la "r" mentre il destro guarda la "l". Complessivamente, ha spiegato Liversedge, succede che il 53% delle volte gli occhi guardano la stessa lettera, il 39% delle volte guardano lettere differenti senza incrociarsi, l'8% delle volte fissano lettere differenti incrociando lo sguardo. Quindi quasi una volta su due gli occhi guardano lettere differenti e compongono due immagini della stessa parola. Ma il cervello riceve alla fine un'unica immagine che, ha scoperto Liversedge, deriva dalla fusione delle due immagini generate da ciascun occhio.

(Newton)