Il Risorgimento su Second Life
"Garibaldi, che ne pensi dei Dico?"
I cittadini del mondo virtuale più frequentato interagiscono coi personaggi
che hanno fatto l'Italia.
Ecco le istruzioni per entrare.

30 marzo 2007. - Vittorio Emanuele II di Savoia accoglie gli avatar regalmente seduto nella poltrona della sua stanza. E racconta: "Ai tempi della spedizione dei mille inviai una lettera ufficiale a Garibaldi, chiedendogli di non entrare nel Continente, nei fatti di non obbedirmi. Al tempo stesso gli inviai un biglietto privato. Il motivo? Semplice: non potevo ufficialmente farlo entrare perché ero il re. In fondo era quello l'unico modo per aiutare Garibaldi..."

Succede su Second Life, naturalmente, dove alle 19 del 26 marzo è cominciato un party storico, in tutti i sensi. Vittorio Emanuele II, Garibaldi e Cavour e Mazzini - dietro i quali si celano altrettanti studiosi di Storia - sono nel mondo virtuale grazie all'iniziativa editoriale del Gruppo L'Espresso "Risorgimento, senza non ci saremmo". Sono qui a parlare delle loro storiche gesta e a illustrare la nuova collana di libri sul Risorgimento italiano in editoriale del Gruppo L'Espresso .

All'apertura, fuori dal palazzo, c'è già la coda. Perché, va detto, l'occasione è ghiotta: dal passato, sull'isola Ibridarte, uno splendido castello d'epoca, sono arrivati gli eroi del Risorgimento. Virtuali ma a disposizione di tutti. Ci resteranno per tre giorni, e hanno già dovuto fare i conti con una ressa niente male. E non poche battute. Del resto, che dire di quando a Vittorio Emanuele II chiedono a bruciapelo: "Che ne pensa di suo nipote?". La risposta, con un certo understatement, è secca: "E' un po' che non ci parlo e non ne ho nemmeno troppa voglia". E via di questo passo. Qualcuno azzarda: "Viva Gaetano Bresci!"

Un'altra istantanea. Garibaldi che fa strada sulle scale e precede i visitatori. Prima gli chiedono: "Oggi saresti di destra o di sinistra?". "Sicuramente di sinistra". Stop. Chiedono maliziosamente dei Dico - in ragione della sua lunga convivenza con Anita che non poteva sposarsi - e poi anche qualche domanda seria sui libri: "Spero che la collana sul Risorgimento sia un minimo revisionista..." Risponde Garibaldi: "La Storia è sempre revisionista, ragazzi". E ancora: "Ma questa opera ha un respiro critico?" Risposta: "E' ragionata e perciò critica".

Entra Mazzini e la prima domanda non sembra contemplare giri di parole: "Ti pesa la tua immagine di rivoluzionario fallito?". "Non sono affatto fallito altrimenti voi non sareste qui". Eppoi: "Non ho lasciato la carboneria, è la carboneria ad essere andata verso la Giovine Italia". Ma qualcuno insiste: "Non ti pesa essere meno conosciuto rispetto agli altri personaggi?" "Non sono affatto sconosciuto, studiami". Zac. Poi Mazzini entra diretto nel personale e cattura: "Ho inseguito la donna ideale ma non l'ho mai trovata. Una compagna nei sentimenti e nella lotta. Probabilmente invidiavo un po' Garibaldi perché la sua vita era più piena e più ricca rispetto alla mia". Solidarietà dall'uditorio.

Tocca a Cavour, personaggio definito dagli stessi navigatori l'unico vero liberale. E sono subito fuochi d'artificio: "Direbbe ancora 'libera Chiesa in libero Stato'"? Risposta senza se e senza ma: "Oggi più che mai". Poi una domanda di contenuto, su rapporto tra massoneria e carboneria. "La massoneria era la base, la carboneria uno sviluppo di avanguardia a scopi risorgimentali". Cominciano a insultarlo: "Opportunista, voltagabbana". Ma, sorpresa, altri avatar insorgono in sua difesa, in particolare da un gruppo capitanato da una ragazza (almeno lo si suppone): "Era l'unico ad aver capito l'Italia come sarebbe stata, ad aver incarnato il sentimento moderno del paese. Era il più avanti di tutti". E Cavour: "Grazie signorina, per questo suo intervento le offro un caffé". Lei: "Magari, vorrei incontrarla di persona". Succede anche questo su Second Life.

Già dal primo pomeriggio gli avatar - originali e coloratissimi - hanno cominciato a popolare questa isola di Second Life, composta di quattro stanze dedicate ai vari personaggi. Un ambiente un po' museo, un po' mostra interattiva: quadri, mobili d'epoca e grandi divani (sui quali ogni tanto ci si riposa dalle "fatiche " della visita virtuale) a contorno di una struttura organizzata con video e immagini che ripercorrono i momenti più importanti della vita di quel personaggio storico.

L'appuntamento, dopo la giornata di esordio, si replicherà per due sere, domani e dopodomani. Stessa ora, stessa isola. Con gli uomini che hanno fatto la Storia d'Italia a portata di instant messenger. Vi sembra poco?

 

ECCO LE ISTRUZIONI PER ENTRARE

 

Da Repubblica.it