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6 luglio 2013 - Il direttore d'orchestra italiano Guido Maria Guida si trova a Guadalajara per dirigere questo fine settimana il quinto programma dell'Orchestra Filarmonica dello Stato di Jalisco, dedicato al grande compositore ceco Gustav Mahler (1860-1911) e alla sua Terza Sinfonia, che ha debuttato nel 1902, alla cui interpretazione parteciperanno il Coro dello Stato di Jalisco, il Coro Infantile San Luis Gonzaga e la contralto messicana Carla López-Speziale.

Quattro anni dopo il suo debutto in questa città, Guida è stato intervistato dal quotidiano Milenio sul programma che presenterà in questa occasione.

Mahler afferma «Le cose importanti sono dietro le note». Qual è la sua concezione della Sinfonia n°3?

Penso che sia uno dei compositori che scrivono con più dettaglio ciò che pensano. Il direttore deve leggere con attenzione lo spartito. Gran parte dell'interpretazione è esplicita nella musica scritta, il che consente di arrivare dietro le note. Quella frase significa anche che la musica di Mahler è semantica, ha significati e simboli, come le creazioni di Wagner.

Guido Maria Guida dirige la Orquesta Filarmónica de Jalisco
en la interpretación de la Cabalgata de las Valquirias de Richard Wagner.

È molto importante per capire il suo lavoro conoscere l'aspetto biografico del compositore, il suo aspetto musicale e filosofico ed arrivare a toccare la sua visione del mondo. Questa sinfonia è una grande cosmogonia, un'interpretazione del mondo, dell'amore e della vita. I sei movimenti rappresentano i diversi gradi di coscienza, è un percorso quasi esoterico. La musica di Mahler è piena di significati filosofici, esistenziali e letterari.

Bruno Walter ha definito questa sinfonia come “la pienezza dionisiaca della natura". Che cosa pensa di questa frase?

Io adoro il maestro Walter, che per un certo tempo è stao custode del patrimonio di Mahler. L'opera ha un carattere cosmico, è la rappresentazione della natura, e di tutto ciò che essa implica. Sono d'accordo con il grande maestro. Ad esempio, il primo movimento è intitolato “La natura si risveglia” molto collegato con il pensiero di Nietzsche, esiste l'elemento dionisiaco come spirito della nascita della tragedia, come forma di espressione. È un opera molto collegata a Nietzsche, La gaia scienza, il cui testo: “Oh, uomo” appare nel quarto movimento. Questa creazione è strutturata nella forma della sinfonia classica, ma molto ampia. La natura si esprime, i fiori, gli animali e persino gli angeli nelle voci del coro che esprimono felicità.

Lei ha lavorato con le orchestre più importanti del Messico e conosce molti musicisti di questo Paese. C'è molta differenza con le orchestre europee che ha diretto?

Penso che il livello delle orchestre in Messico sia aumentato considerevolmente negli ultimi anni. Io sono venuto per la prima volta su invito di Sergio Vela al Festival Cervantino, 19 anni fa. Il livello artistico in questo Paese è molto alto. Ci sono orchestre europee e americane con cui è possibile lavorare in fretta perché arrivano alle prove completamente preparate, quindi l'attenzione del direttore può volgersi a migliorare e fornire una propria personalità. In Messico si va più lentamente, ma i musicisti di solito sono caratterizzati da un'espressione calda, completamente identificati con le loro interpretazioni.

La prima volta che lei ha diretto l'Orchestra Filarmonica dello Stato di Jalisco (UFJ) è stata nel 2009 alla Gala Wagner con la partecipazione del soprano inglese Jane Eaglen. Che ricordi ha di quella esperienza, sia per quanto riguarda l'orchestra che il recital?

È stato meraviglioso. Un sogno che si è avverato nello straordinario Teatro Degollado, con l'UFJ e uno dei più grandi soprani per questo repertorio ... E che bella musica. Un onore e una gioia dell'anima averlo potuto fare qui. La splendida voce del soprano si è unita ad un alta qualità di musicalità, il controllo timbrico omogeneo, la perfetta interpretazione, quasi belcantistica. L'orchestra ha risposto molto bene, e per questo quando Arturo Gómez, Manager dell'OFJ mi ha invitato per dirigere Mahler, ho accettato con moltissimo piacere.

Le piace lavorare in Messico? Ha intenzione di tornare presto?

Ho intenzione di tornare in Messico. Ho parlato con diversi direttori artistici, è un paese che amo e sono molto felice ogni volta che vengo. Spero che il pubblico di Guadalajara apprezzi questo lavoro che abbiamo preparato con grande affetto.

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(milenio / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione all'italiano di massimo barzizza)