La Dante, patrimonio nazionale

Il ministro Frattini ha ribadito il fondamentale ruolo
svolto dalla Società Dante Alighieri all'estero

12 marzo 2010. - «La Società Dante Alighieri è un patrimonio nazionale che la rete diplomatica potenzierà e sosterrà sempre, e di cui ovviamente non possiamo fare a meno».

Al termine della presentazione del libro postumo del padre Alberto, Foresta di giorni, tenutasi il 10 marzo scorso in Palazzo Firenze a Roma, il Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, ha fatto il punto sulla politica linguistica della Farnesina, sottolineando il ruolo fondamentale svolto dalla "Dante" in stretta collaborazione con le rappresentanze diplomatiche.

«Con la riforma del Ministero degli Esteri - ha affermato Frattini - si dovrà investire di più nell'insegnamento della lingua e costituire una cabina di regia avvalendoci degli Istituti Italiani di Cultura e naturalmente anche della Società Dante Alighieri».

«Noi abbiamo una straordinaria capacità di promuovere la nostra storia dell'arte - ha concluso il Capo della Farnesina facendo riferimento alle eccellenze italiane più rappresentative all'estero- e di realizzare interventi formidabili di restauro in Paesi che hanno anch'essi un patrimonio da custodire, ma che non sono in grado di farlo da soli: parlo della Cina, dell'Iraq, del Medio Oriente, dell'Africa. Abbiamo svolto delle attività di restauro, un settore in cui nessuno mette in dubbio il ruolo di leader assoluto che l'Italia ha da sempre nel mondo».

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