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Kristen Corlay Sanmiguel, di 10 anni, ha ottenuto con questo racconto il primo posto nel Concorso d'Arte "Esprimiti", basato sul tema "La cultura della pace", organizzato dal Ministero degli Affari Esteri (SRE) messicano, attraverso la Direzione Generale per l'Organizzazione delle Nazioni Unite e la Direzione Generale delle Relazioni con le Organizzazioni della Società Civile, il Centro Informazioni delle Nazioni Unite in Messico (UNIC), Save the Children Messico, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF) e il Consiglio nazionale per la Cultura e le Arti (CONACULTA)

 

12 dicembre 2011. - In un posto lontano dalla terra esistono due pianeti: il Pianeta della Pace e il Pianeta della Guerra – Nel Pianeta della Pace tutti vivevano in armonia, e nel Pianeta della Guerra tutto era solo guerra e idee assurde.

Il Pianeta della Pace voleva conoscere altri pianeti per stringere rapporti di amicizia con i loro abitanti.

La missione fu diretta dal capitano Sánchez, un signore grassoccio con i baffi neri come il carbone e con una calvizie incipiente, ma era il migliore astronomo del Pianeta della Pace.

10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1 ... Decollo! Annunciò con voce squillante la stazione spaziale della pace e il Capitano Sánchez fu lanciato nello spazio. Incontrò un pianeta che sembrava inquinato e ridotto in pessime condizioni . Pur dubitando che questo pianeta fosse un buon amico decise comunque di rimanere e di dare inizio alla sua missione proprio qui.

Salve, fedeli compagni di questo pianeta «Mi potreste dire dove sono per favore?» disse il Capitano Sánchez un po’ spaventato contemplando le orribili condizioni del Pianeta della Guerra.

«Oh ha detto la parola p!» esclamarono gli abitanti del Pianeta della Guerra che avevano smesso di litigare quando ascoltarono la parola per favore.

«Sono il Capitano Sánchez e vengo dal Pianeta della Pace, mi potreste dire dove sono?» ripetette il Capitano Sánchez chiedendosi perchè quella gente avesse smesso di fare quello che stava facendo proprio nel momento in cui pronunciò la parola per favore.

«Sei nel Pianeta della Guerra Signor Sánchez. Sono il Comandante Zeth e ti prego di lasciarci nel nostro caos. Stiamo discutendo a chi deve appartenere questa moneta», disse furibondo il Comandante Zeth.

«Il suo benvenuto non è stato molto gentile Comandante Zeth, e innanzitutto, le chiarisco che non sono il Signor Pánchez, sono il Capitano Sánchez; è solo una piccola correzione». Disse il Capitano Sánchez perdendo la pazienza.

«Preferisco conoscere meglio questo pianeta invece di litigare ed è per questo che manderò i miei migliori discepoli di astronomia per una missione scientifica in questo pianeta». «Se non vi disturbiamo vorremmo imparare tutto sui pianeti che ci circondano per eventuali necessità future» disse il Capitano Sánchez.

«Si, si, si, fate quello che volete, ma lasciateci nel nostro caos» esclamò il comandante Zeth senza prestare molta attenzione al Capitano Sánchez che si stava avviando verso la sua nave per ritornare al Pianeta della Pace.

«Che problemi ha questa gente?» si chiedeva mentre preparava la sua nave per il decollo. Avrei voluto che mi avessero aiutato facendo il conto alla rovescia ma sapevo già che l’unica cosa che avrebbero detto dopo il decollo sarebbe stata: «MENO MALE», «SE N’È ANDATO» «POSSIAMO CONTINUARE A LITIGARE!»

«Ma che gli succede a quel signore?» si chiese il Comandante Zeth che immediatamente ricominciò a litigare.
Dopo l’atterraggio nel Pianeta della Pace il Capitano Sánchez non si rivolse prima né alle agenzie stampa né ai telegiornali.

Si rivolse subito ai gemelli Ana Paula e Roger. Ana Paula e Roger avevano 12 anni ed erano totalmente uguali eccetto il colore degli occhi. Roger invece di averli verdi come Ana Paula li aveva azzurri ma per il resto erano uguali; i due avevano i capelli castani come la terra e tutti e due erano molto alti.

Ana Paula voleva visitare altri pianeti e scrivere le sue avventure nel suo quaderno. Roger voleva diventare astronomo come il Capitano Sánchez e conoscere l’universo a memoria. I due erano molto emozionati per la missione planetaria.

Dieci minuti dopo stavano già preparando le valige. «Io porterò il mio quaderno e l’astuccio con il materiale necessario per scrivere, voglio scrivere le nostre avventure nel mio quaderno». «Sarà la migliore spedizione! E la cosa più bella è che sarà in un altro Pianeta!» esclamò Ana Paula molto emozionata. Io porterò il mio telescopio e il mio atlante stellare. Sarà emozionante imparare da un altro Pianeta anche se il suo nome non mi piace affatto.

«Il Pianeta della Guerra» che nome orribile! disse Roger ancora emozionato ma indeciso sui vestiti da indossare.

«Secondo me dovresti portare i pantaloni neri con la «guayabera» bianca, è una buona combinazione per la domenica. Inoltre non sappiamo come si vestono là. Può darsi che siano molto formali. Io ti chiedo dirispettare il loro nome. Lo so che è orribile ma dobbiamo essere educati non importa quello che succede» disse Ana Paula molto indaffarata a preparare le valige.

Si, hai ragione disse Roger, anche lui con molta fretta.

10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1 DECOLLO! Urlarono per la seconda volta gli abitanti del Pianeta della Pace – Ana Paula, Roger e il Capitano Sánchez furono lanciati allo spazio.

La nave scese nel Pianeta della Guerra. Gli abitanti si arrabbiarono vedendo che era la nave del Capitano Sánchez e si arrabbiarono ancora di più quando videro che con il Capitano c’erano anche Ana Paula e Roger «Buona sera, amici del Pianeta della Guerra. Sono Roger e lei è mia sorella Ana Paula». «Veniamo per una spedizione nel vostro pianeta» disse Roger come se avesse recitato quelle frasi davanti allo specchio tutta la vita.

«Questi sono i tuoi migliori discepoli di astronomia? Sono bambini». Disse il Comandante Zeth, ridendo «Si sono i migliori e rimarranno qui una settimana, trattateli come trattate i vostri bambini». Disse il Capitano Sánchez congedandosi. Salì sulla nave e Ana Paula e Roger videro il loro idolo scomparire nello spazio. Il Comandante Zeth li portò da Raul, uno specialista nel controllo di piaghe!. –Se ti chiedi «Perchè uno specialista nel controllo di piaghe? La risposta è che Ana Paula e Roger sarebbbero stati considerati una piaga per il Pianeta della Guerra- Ana Paula e Roger avevano letti duri come una pietra nella loro piccola stanza e non avevano cuscini.

Non solo dormivano male, di giorno era ancora peggio. Nessuno diceva per favore né grazie. Raul dava loro solo un pezzo di pane e mezzo bicchiere d’acqua ognuno e mangiavano solo due volte al giorno.

A metà della settimana i gemelli non avevano voglia di rimanere né un giorno in più.

Il giorno seguente un vecchietto perse una moneta per la strada e Roger la raccolse e gliela diede. Il vecchietto non disse nemmeno grazie e continuò a camminare per la sua strada. Ma in cuor suo si sentì molto male per non aver detto grazie. E volle anche lui fare qualcosa per un’altra persona; raccolse la borsa di una signora e gliela diede, ma la signora non disse grazie. Anche lei si sentì male come il vecchietto e volle fare qualcosa per un’altra persona. A poco a poco tutti ricevettero e fecero un favore a un’altra persona. Persino il Comandante Zeth fece un favore. A poco a poco cominciarono anche a dire grazie e per favore. Quando ritornò il Capitano Sánchez vivevano già tutti in pace come nel Pianeta della Pace. Ana Paula e Roger erano felici e orgogliosi.

Il Pianeta della Pace e il Pianeta della Guerra che cambiò il suo nome con quello di «Il Pianeta dei Favori» diventarono degli ottimi amici. E ogni 21 settembre i due pianeti si riuniscono per celebrare il giorno della pace che è il giorno in cui Ana Paula e Roger arrivarono al Pianeta della Guerra. I due Pianeti costruiscono «aquiloni» e li fanno volare nella speranza che un altro pianeta faccia la pace. Un pianeta chiamato Terra ricevete il messaggio ed è per questo che il 21 settembre celebra il giorno della pace. Ve lo racconto perché se vedete un aquilone volare sappiate che sta volando per andare a finire in uno dei pianeti che hanno la missione di fare la pace.

 

(kristen corlay sanmiguel / puntodincontro)

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Kristen Corlay Sanmiguel, de 10 años de edad, ganó con este cuento el primer lugar del Concurso de Arte “Exprésate” —con el tema “Cultura de Paz”— organizado por la Secretaria de Relaciones Exteriores (SRE) de México, a través de la Dirección General para la Organización de las Naciones Unidas y la Dirección General de Vinculación con las Organizaciones de la Sociedad Civil, el Centro de Información de las Naciones Unidas en México (CINU), Save the Children México, el Fondo de Naciones Unidas para la Infancia (UNICEF) y el Consejo Nacional para la Cultura y las Artes (CONACULTA)

 

12 de diciembre de 2011. - En un lugar lejano de La Tierra existen dos planetas. El Planeta de La Paz y El Planeta de La Guerra. En El Planeta de La Paz todos vivían en armonía, y en El Planeta de La Guerra todo era pura guerra e ideas descabelladas.

El Planeta de La Paz quería conocer más planetas para hacerse amigos de ellos. La misión estuvo dirigida por el Capitán Sánchez un señor que estaba un poco gordito que tenía un bigote del color del carbón, y ya no tenía tanto pelo en su cabellera pero era el mejor astrónomo de El Planeta de La Paz.- ¡10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, DESPEGUE!- Gritó la estación espacial de la paz, y el Capitán Sánchez fue lanzado al espacio.

Encontró un planeta que parecía contaminado y maltratado aunque dudaba que ese planeta fuera un buen amigo, decidió de todas maneras comenzar por ahí. La nave aterrizó. -Salutaciones, fieles compañeros de este planeta, ¿me podrían decir donde estoy por favor?-Dijo el Capitán Sánchez un poco aterrado a la vista del horror de El Planeta de La Guerra. -¡Oh dijo la palabra p!- Exclamaron los habitantes de El Planeta de La Guerra que habían dejado de pelear al sonido de la palabra por favor. -Soy el Capitán Sánchez vengo de El Planeta de La Paz, ¿me pueden decir dónde estoy?-Repitió el Capitán Sánchez preguntándose, -¿por qué esa gente dejó de hacer lo que estaban haciendo justo en el momento que mencioné la palabra por favor?- -Estás en El Planeta de La Guerra Señor Pánchez, soy el Comandante Zeth y déjenos en caos, estamos discutiendo quien se queda con esta moneda.- Dijo muy furioso el Comandante Zeth. -Su bienvenida fue un poco descortés Comandante Zeth, y en primer lugar no soy Señor Pánchez soy Capitán Sánchez, solo unas ligeras correcciones.- Dijo el Capitán Sánchez perdiendo su paciencia. -Prefiero averiguar más de este planeta que pelear, por eso voy a mandar a mis mejores aprendices de astronomía a una expedición en este planeta. Si no le molesta queremos aprender todo sobre los planetas vecinos para necesidades futuras.- Dijo el Capitán Sánchez. – Si, si, si, lo que sea, déjenos en caos.-Exclamó el Comandante Zeth sin prestarle mucha atención al Capitán Sánchez, el cual estaba de regreso en su nave con deseos de regresar a El Planeta de La Paz.

-¿Qué le pasa a esa gente?- Se preguntó el Capitán Sánchez mientras hacía que su nave despegue. Quería que hicieran una cuenta regresiva pero ya sabía que lo único que iban a decir cuando despegara sería, ¡qué bueno! ¡Ya se fue! ¡A pelear! -¿Qué le pasa a ese señor?- Se preguntó el Comandante Zeth el cual inmediatamente regresó a pelear.

Al aterrizar en El Planeta de La Paz el Capitán Sánchez no se dirigió primero con la prensa ni los noticieros. Se dirigió a los gemelos Ana Paula y Roger. Ana Paula y Roger tenían doce años y eran totalmente iguales excepto por el color de los ojos. Roger en vez de tenerlos verdes como Ana Paula, los tenia azules como el mar pero apartando eso eran iguales, los dos tenían el pelo café como la tierra y los dos eran muy altos. Ana Paula quería viajar a otros planetas y escribir sus aventuras en su cuaderno. Roger quería ser astrónomo como el Capitán Sánchez y aprenderse el Universo de corazón.

Los dos estaban muy emocionados por la expedición. Diez minutos después ya andaban empacando sus maletas. -Yo llevaré mi cuaderno y un estuche de útiles de escritura, quiero escribir nuestras aventuras en mi cuaderno. ¡Será la mejor expedición, y lo mejor es que es en otro planeta!- Exclamó Ana Paula muy emocionada. Yo voy a llevar mi telescopio y mi mapa estelar. -Será emocionante aprender de otro planeta, aunque el nombre no me atrae tanto, El Planeta de La Guerra, ¡que horrible nombre!- Dijo Roger aun emocionado pero indeciso de que ropa iba a usar. -Yo digo que te lleves los pantalones negros con la guayabera blanca, es una buena combinación para el domingo. Además no sabemos cómo se visten ahí puede ser que se vistan muy formal. Yo digo que respetes su nombre ya sé que es horrible pero tenemos que ser educados no importa lo que pase.- Dijo Ana Paula muy apresurada empacando. Si, tienes razón. Dijo Roger también apresurado.

-¡10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, DESPEGUE!- Gritaron por segunda vez los habitantes de El Planeta de La Paz. Ana Paula, Roger y el Capitán Sánchez fueron lanzados al espacio. La nave aterrizó. Los habitantes de El Planeta de La Guerras se enojaron al ver la nave del Capitán Sánchez, y se enojaron más al ver a el Capitán Sánchez con Ana Paula y Roger a su lado. -Buenas tardes, amigos de El Planeta de La Guerra soy Roger y esta es mi hermana Ana Paula, venimos a una expedición en su planeta.- Dijo Roger como si hubiera recitado eso enfrente de un espejo toda su vida. -¿Estos son tus mejores aprendices de astronomía? Son niños.-Dijo el Comandante Zeth riéndose. -Sí, son los mejores y se van a quedar aquí una semana, trátenlos como tratan a los niños de aquí. Vuelvo en una semana, diviértanse niños.- Dijo el Capitán Sánchez despidiéndose. Se subió a su nave, y Ana Paula y Roger vieron a su ídolo desaparecer en el espacio.

El Comandante Zeth los llevo con Raúl un especialista en control de plagas. Si te preguntas, ¿por qué un especialista en control de plagas? Ana Paula Y Roger serían considerados plagas en El Planeta de La Guerra. Ana Paula y Roger tenían camas duras como piedra en su pequeño cuarto, no tenían almohadas. No solo dormían mal en el día se la pasaban peor. Nadie decía por favor ni gracias Raúl solo les daba un trozo de pan y un medio vaso de agua cada uno, y solo tenían dos comidas al día.

Cuando llevaban media semana el par de gemelos ya no aguantaban ni un día más. Al día siguiente, se la cayó una moneda a un viejito en la calle y Roger se la levantó. El viejito no dijo gracias y continuó caminando. Pero se sintió muy mal en su corazón por no haber dicho gracias. Y quiso hacer algo por alguien; le levantó una bolsa a una señora, pero la señora no dijo gracias. Se sintió igual de mal que el viejito y quiso hacer algo por alguien. Poco a poco todos recibieron y dieron un favor a alguien más. Hasta el Comandante Zeth dio un favor. Poco a poco también dijeron gracias y por favor.

Cuando regresó el Capitán Sánchez ya todos vivían en paz como en El Planeta de La Paz. Ana Paula y Roger estaban muy felices y orgullosos. El Planeta de La Paz y El Planeta de La Guerra que cambió su nombre a El Planeta de Los Favores se hicieron muy buenos amigos. Y cada 21 de septiembre los dos planetas se juntan para celebrar el día de la paz, que es el día que Ana Paula y Roger llegaron al Planeta de La Guerra. Los dos planetas hacen reguiletes y los mandan a volar con la esperanza que otro planeta haga la paz. Un planeta llamado La Tierra recibió el mensaje y celebra el 21 de septiembre el día de la paz. Así que si ves un reguilete volando por los aires ya sabes de donde viene. Y si alguna vez mandas un reguilete a volar por los aires ya sabes donde acabará en alguno de los dos planetas que tienen una misión hacer la paz.

 

(kristen corlay sanmiguel / puntodincontro)