Roma: la fine del Teatro Valle?

Soppresso l'Ente Teatrale Italiano,
che ha curato la programmazione della sala dal 1955.


23 maggio 2011. - Mi pare un doveroso servizio alla Cultura dare notizia di questo ulteriore colpo al nostro patrimonio culturale nazionale. Segnalo, peraltro, che il Teatro Valle, edificato nel 1727, è (era) il più antico teatro di Roma ancora in attività, con un grande bagaglio di storia e di memorie teatrali.

Grazie

Con viva cordialità

Goffredo Palmerini

Il 19 maggio si è celebrato un funerale silenzioso. Era all’apparenza una giornata di lavoro al Teatro Valle, come tutte le altre. Solo chi sa veramente come si sono svolte le cose quest'anno portava il peso di una giornata tutta particolare.

È morto definitivamente l’ETI, l’Ente Teatrale Italiano per la cultura nato con un decreto nel lontano 1942. A festeggiare il suo congedo c’erano un po’ di scuole, qualche fedele abbonato e un gruppetto di lavoratori per vedere l’ULTIMA replica.

Dobbiamo ringraziare la Compagnia Atir per aver celebrato un funerale che nessuno ha avuto il coraggio di ufficializzare. Lascia veramente sbalorditi tutti come un teatro storico, gestito da un ente storico, venga salutato dai pochi intimi e lavoratori che diligentemente, durante questo anno difficile, lo hanno sostenuto come si fa con un cadavere morente.

Ciò che fa rimanere perplessi e dovrebbe portare una riflessione in tutti noi e è l’assuefazione all’idea di FINE, di morte di tutte le cose che ancora ci stanno a cuore e che sembrano scivolare via senza che si possa veramente fare qualcosa.

Io credo che oggi più che mai dobbiamo ritrovare la forza di lottare per la RICERCA CULTURALE, ristabilendo dei criteri reali su cui appoggiarsi per non essere più così facilmente attaccabili.

 

Chiara Bertini
Ex dipendente del Teatro Valle

 

(chiara bertini / puntodincontro)

***

 

23 de mayo 2011. - El 19 de mayo se celebró un funeral en silencio. Al parecer fue un día normal de trabajo en el Teatro Valle, como todos los demás. Sólo quien realmente sabe cómo sucedieron las cosas durante este año llevaba el peso de un día muy especial.

Murió de forma permanente la ETI, Organización del Teatro Italiana para la Cultura, que nació con un decreto en el lejano 1942. Para celebrar su retiro asistieron algunas escuelas, algunos suscriptores leales y un grupo de trabajadores para ver la última representación.

Tenemos que agradecer a la Compañía Atir por haber celebrado un funeral que nadie se ha atrevido a formalizar. Dejó a todos realmente sorprendidos la forma en que un teatro histórico, operado por una organización histórica, fue despedido por unos pocos amigos íntimos y los empleados que diligentemente, durante este año difícil, lo cuidaron como se hace con un enfermo desahuciado.

Lo que sigue siendo desconcertante y debería conducir a un debate entre todos nosotros es la idea de acostumbrarnos a estos finales, a la muerte de todas las cosas que todavía son importantes para nosotros y que parecen escapar sin que podamos realmente hacer algo para evitarlo.

Creo que hoy más que nunca tenemos que encontrar la fuerza para luchar por la investigación cultural, reestableciendo criterios reales en los que confiar para no ser tan fácilmente atacados en el futuro.

 

Chiara Bertini
Ex empleada del Teatro Valle

 

(chiara bertini / puntodincontro)

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