L'elettricista
suona sempre
220 volt

Il secondo semi-serial thriller di Andrea Fiore.

 

28 aprile 2011. - Credo d’essere nato con la penna in mano. Spesso rimango folgorato da un’idea mentre parlo con la gente o sto in fila da qualche parte.

Allora mi blocco, estraggo il telefonino o un pezzetto di carta e prendo appunti volanti. La mia scrittura è una sfida ad oltranza con me stesso.

Uso la lingua italiana in modo improprio, combino le parole in modo che possano offrire il meglio di sé o il peggio. Stresso le accezioni, slargo i significati, ma il gioco non è mai fine a se stesso. Trasferisco emozioni, sensazioni, descrivo situazioni che, sebbene calate nel grottesco, riportano comunque alla mente i tratti realistici e a volte drammatici della società moderna.

Il tutto con un sorriso dolce e amaro, tra zucchero e sale, come nei racconti del mio sito StrudelOne – Demenziale tra Storia e Leggenda.

Il mio semi-serial thriller nasce quasi per gioco nel 2009 col mio primo libro Storia di morte, ricotta e mascarpone, (Albatros-Il filo). È una dissacrazione spinta del giallo. Un micidiale miscuglio tra la logicità matematica del noir e il nonsense del grottesco-demenziale.

Torno dopo esattamente due anni con un secondo semi-serial thriller: L’elettricista suona sempre 220 volt.

Ancora protagonista, come nel primo libro, la strampalata coppia investigativa Haddock & Parrish. Haddock è un ispettore grassoccio del quaratatreesimo distretto di Polizia della ridente città di Gravetown, cui da bambino una zingara ha previsto che avrebbe avuto una vita più larga che lunga e Parrish il suo assistente, atroce frutto di un suo tragico errore di selezione.

Il primo, appassionato di cucina, sforna ogni santo giovedì il suo terribile pollo alle mandorle, il secondo tenta di sfuggirvi con scarsa fortuna.

Stavolta i poliziotti sono alle prese con un inquietante assassino che ha la macabra abitudine di arrostire le sue vittime con le scariche elettriche di un gruppo elettrogeno per poi svanire nel nulla. Il temibile serial killer —che ha già mietuto sedici vittime quando ai due affidano il caso—  dopo ogni omicidio, lascia dietro di sé ben pochi indizi: un bigliettino con la firma "L'Elettricista" e un numero ogni volta diverso.

Da questa misteriosa situazione prende il via il libro. Una prosa da equilibristi, imprevedibile e graffiante, che trascina il lettore nel profondo gorgo del giallo, garantendogli divertimento e colpi di scena fino all'ultima pagina e ... risata!

Presenterò il libro, edito da Albatros Il Filo Roma, pp. 133, € 13,90, in anteprima assoluta a Palermo il prossimo 29 aprile, presso il Multicenter Mondadori di via Ruggero Settimo, nella sala eventi del 4° piano, a partire dalle ore 18.00. Nel corso della serata, in cui interverrà il giornalista Massimo Di Martino, leggerò insieme ad amici stralci del libro e racconti brevi, tratti da StrudelOne. Altri appuntamenti a Roma, presso la libreria della casa editrice Albatros iIl Filo di via Basento 52/E il 21 maggio alle ore 17.30; Catania presso la Libreria Voltapagina di via F. Crispi il 26 maggio alle 18.30 e Giarre (CT) il 28 maggio alle 18.30. Seguiranno altre città e date ancora da definire.

L'Opera parteciperà alle trasmissioni televisive Se scrivendo il 13 maggio alle 18.00, Bookshelf il 16 maggio alle 20.00 e 10libri il 22 maggio alle 18.45 in onda su vival'Italia channel (canale SKY830).

Verrò presto intervistato nella trasmissione La luna e i falò in onda due volte la settimana su Nuova Spazio Radio FM 88.100.

Infine il libro sarà presente alla Fiera del Libro di Roma, alla Fiera del Libro di Torino, alla Fiera Internazionale del Libro di Londra e di Francoforte e al Book Expo America.

Per maggiori informazioni potete visitare la pagina internet dedicata all'Autore.

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Andrea Fiore è nato a Catania nel 1963. Laureato in Giurisprudenza, lavora per una grande società di servizi.

Appassionato di storie e racconti divertenti di stampo demenziale, popola il web con personaggi strambi e improbabili.

Nel marzo 2009 ha pubblicato Storia di morte, ricotta e mascarpone (Gruppo Albatros Il Filo).

Sempre nel 2009, ha vinto il concorso nazionale Giri di Parole, indetto da Navarra Editore con il racconto Lo stretto indispensabile, contenuto nella raccolta Parto, vieni via con me.

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28 de abril 2011. - Creo haber nacido con la pluma en la mano. Muchas veces me quedo sorprendido con una idea mientras hablo con la gente o estoy haciendo cola en algún lado.

Entonces me bloqueo, saco el teléfono celular o un pedazo de papel y tomo notas al vuelo. Mi escritura es un desafío hasta el final conmigo mismo.

Uso la lengua italiana de manera abusiva, combino las palabras para que puedan ofrecer su lado mejor o peor. Estreso las acepciones, amplío de los significados, pero este juego nunca es un fin en sí mismo. Transfiero emociones, sensaciones y describo situaciones que, aunque rallan en lo grotesco, traen a la mente las características a veces dramáticas y realistas de la sociedad moderna.

Todo lo anterior con una sonrisa dulce y amarga, entre azúcar y sal, como en las historias de mi sitio StrudelOne – Demenziale tra Storia e Leggenda.

Mi thriller semi-serial nació casi como un juego en el 2009 con mi primer libro, "Historia de muerte, requesón y mascarpone" (Albatros-Il filo). Es una profanación del suspenso. Una mezcla mortal entre la lógica matemática del genero noir y las tonterías de lo grotesco-demencial.

Vuelvo después de exactamente dos años con el thriller semi-serial: "El electricista siempre llama 220 voltios".

Nuevamente, protagonizan la obra, como en el primer libro, el par de locos investigadores Haddock y Parrish. Haddock es un regordete miembro del 43° Distrito de Policía de la encantadora ciudad de Gravetown, a quien de niño una gitana predijo que tendría una vida más ancha que larga y Parrish es su asistente, resultado atroz de un trágico error de selección.

El primero, apasionado de la cocina, prepara todos los Jueves un terrible pollo con almendras, el segundo trata de evitarlo a como dé lugar, pero con poca suerte.

Esta vez los policías se enfrentan a un inquietante asesino que tiene la macabra costumbre de asar a sus víctimas con un generador de descargas eléctricas y luego desaparecer. El temible serial-killer aterradora, que ya ha cobrado dieciséis víctimas para cuando el caso es tomado por los protagonistas, después de cada asesinato deja muy pocas pistas: una nota con la firma "El Electricista" y un número diferente cada vez.

A partir de esta situación misteriosa empieza el libro. Una prosa para malabaristas, imprevisible y mordaz, que arrastra al lector en el profundo abismo del suspenso, garantizándole diversión y sorpresas hasta la última página y ... ¡la última carcajada!

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