"Schumi è stato più di un pilota"

Anche Montezemolo commosso: "Ho saputo del suo ritiro solo poche settimane fa. Michael era determinato, io speravo corresse anche per un altro anno con noi".

10 settembre 2006. - La commozione generale della giornata di oggi, con l'annuncio dell'addio di Schumi alla F1 non ha risparmiato nemmeno il presidente Luca Di Montezemolo, presente come sempre ai box nei momenti cruciali della storia del team di Maranello. "Oggi è un giorno particolare - spiega Montezemolo - non potevo mancare. Ho sempre detto che la decisione di ritirarsi spettava solamente a lui ma, ora che il passo è stato compiuto, provo un senso di tristezza. Ripeto, non voglio fare la figura di quello che va alle corse solo quando si vince. Oggi l'ho fatto per Schumi, che lo meritava. Credo che quella di oggi sia stata una vittoria bellissima, che ha dimostrato ancora una volta la bravura di Michael".

"Insieme - ha spiegato il presidente e amministratore delegato della Ferrari - abbiamo vissuto anni indimenticabili, attraversando momenti felici ed altri difficili, raggiungendo risultati che sarà arduo eguagliare. A Michael va il ringraziamento di tutti i collaboratori e i sostenitori della Ferrari per il grande attaccamento dimostrato ai nostri colori e per l'impegno, la determinazione e il coraggio con cui ha lavorato, dandoci soddisfazioni immense".

Ma non si parla solo di sport, di record, di vittorie e di risultati sportivi. In un momento come questo Montezemolo racconta anche chi è Schumi: "E' un uomo sincero e appassionato, che ha saputo conquistarsi l'affetto di tutti noi e dei nostri tifosi. Il suo rapporto con Maranello proseguirà nel futuro, anche se in altre forme, e ciò mi fa molto piacere".

"Certo, come dicevo la tristezza c'è. Eccome: Schumi è stato per noi qualcosa di più di un semplice pilota. E' stato coraggioso ad annunciare oggi la sua scelta, nel giorno in cui ha dimostrato di essere il pilota più forte del mondo. Così da un lato mi fa piacere che abbia trovato il coraggio di annunciare il suo ritiro, dall'altro - dico la verità - mi dispiace. Al punto da essermi anche commosso".

"Tuttavia - ha continuato Montezemolo - ho detto anche alla squadra che dobbiamo fare di tutto per dare la possibilità a schumi di ritirarsi da campione del mondo".

Ma quando il presidente ha saputo del ritiro? Il numero uno del Gruppo Fiat svela anche questo mistero: "Schumi - ha spiegato - mi ha comunicato la cosa pochissime settimane fa. Io speravo che facesse ancora un anno. Ma lui era molto determinato. Così ho lavorato intensamente sul futuro della Ferrari, che guarda avanti. Ora abbiamo preso due piloti giovani, forti, che hanno voglia di affermarsi".

"Certo - ha concluso Montezemolo - quando si cambia e quando si perde il pilota più forte del mondo, il rischio di indebolirsi c'è. I piloti forti oggi però parlano l'abruzzese ma sono in Giappone (riferimento a Trulli, ndr), ce ne sono altri che sono forti ma parlano spagnolo (riferimento ad Alonso, ndr), io penso che Raikkonen sia forte, ma soprattutto abbia la possibilità di reggere l'enorme pressione che noi abbiamo qui alla Ferrari. Che ruolo avrà Schumi alla Ferrari? Dobbiamo parlarne, non lo vedo dietro una scrivania. Ma questo non significa che faccia concorrenza a Badoer, né a Todt".

 

Da Repubblica.it