Shumi di nuovo in pista,
no degli operai

L'ingaggio del campione contestato dai lavoratori della Daimler Mercedes:
troppi quei 7 milioni di compenso.

24 dicembre 2009. - La moglie di Michael Schumacher, Corinna, approva il ritorno alle competizioni del marito, al volante della Mercedes di Formula Uno. Un po' meno gli operai della casa automobilistica, che contestano in particolare il contratto da 7 milioni di euro all'anno per tre stagioni che sarebbe stato assicurato al campione tedesco, già sette volte campione del mondo.

LA CONTESTAZIONE - «E’ difficile farlo passare alla gente e per molti colleghi è inimmaginabile - ha spiegato Uwe Werner, presidente del comitato dei lavorati della Mercedes -. Il personale avrebbe compreso se la Marcedes avesse eventualmente deciso di abbandonare il mercato della Formula 1». Alla base del malcontento la decisione della Daimler, a cui Mercede fa capo, di delocalizzare da dicembre una parte della produzione della berlina Classe C verso gli Stati Uniti per ridurre i costi. Secondo l’azienda invece il ritorno di Schumacher e della Mercedes, che non correva con un proprio team da 55 anni, farà da traino e aumenterà la vendita delle auto. Gli operai però non concordano con le ragioni della casa tedesca: «Ci hanno venduto la cosa come un investimento per il futuro».

«FAMIGLIA SOTTOSOPRA» - Ma perlomeno a casa propria, Schumi non dovrà temere contestazioni. «La scelta di mio marito mette sottosopra la nostra famiglia - ha spiegato Corinna, la compagna di Schumacher -. Ma lui ha bisogno di una sfida. Capisco la sua decisione e, ad essere onesta, penso che sia fantastica». Nel 2010, il driver sará la punta di diamante del team condotto da Ross Brawn, il «cervello» delle squadre con cui Schumi ha trionfato alla Benetton e alla Ferrari. «Quando mi ha detto che Ross aveva chiamato mi sono immediatamente resa conto: aveva di nuovo la passione. Di fatto, l'amore di Michael per le corse è enorme. Senza questa passione smisurata, tutto questo non sarebbe stato possibile. È proprio questa passione ad aver reso Michael l'uomo che è diventato».

«HA BISOGNO DI SFIDE» - La coppia ha due figli, Mick e Gina Maria. Quando il fuoriclasse ha lasciato la Formula 1, nel 2006, la signora Schumacher pensava probabilmente di potersi godere una normale vita familiare. In realtá, l'iperattivo marito non è riuscito mai ad abbandonare i motori e le corse. È sceso dalla monoposto ed è salito in moto, gareggiando anche in alcune prove dal campionato Superbike tedesco (IDM). Durante una sessione di test, a febbraio, è stato protagonista di un incidente sul tracciato spagnolo di Cartagena. La caduta ha lasciato come eredità i problemi al collo che hanno reso impossibile il ritorno in Formula 1 con la Ferrari nel Mondiale 2009. Ora, però, dai medici è arrivato il semaforo verde: si può ricominciare. «L'ho conosciuto quando era già un pilota -prosegue Corinna- e, già allora, avevo totale fiducia in lui. Sa perfettamente cosa sta facendo e sa altrettanto bene che lo sosterrò sempre. Michael ha semplicemente bisogno di una sfida, è fatto così. Comprendo la sua decisione e, a dire la veritá, penso che sia fantastico».

 

(corriere.it)