La McLaren finisce sotto inchiesta
"Violazione del codice sportivo"

La Fia indaga sulla vittoria di Alonso nel Gran premio di Monaco
per appurare che il risultato non sia stato condizionato da ordini di scuderia

28 maggio 2007. - Dopo molte indiscrezioni, ora è ufficiale: la Fia sta indagando sulla vittoria di Fernando Alonso nel Gp di Monaco. Motivo? Secondo la federazione internazionale dell'automobile la McLaren-Mercedes avrebbe condizionato il risultato finale della gare con precisi ordini di scuderia impendendo ad Hamilton di attaccare Alonso.

L'accusa è grave, anzi gravissima: "Violazione del codice sportivo internazionale e precisamente dell'articolo 151c del codice, che considera irregolare ogni condotta fraudolenta o ogni atto dannoso agli interessi di una competizione o del mondo dei motori in genere".

D'altra parte è stato lo stesso Ron Dennis a fine gara da aver ammesso candidamente di aver obbligato i due piloti a rallentare. Dimentico però che gli ordini di scuderia sono vietati dal 2002, quando la Ferrari ordinò a Rubens Barrichello di rallentare e di lasciare la vittoria del Gp d'Austria a Michael Schumacher. Allora molti gridarono allo scandalo, anche perché Rubens, furibondo, lasciò passare Schumi polemicamente proprio a pochi metri dalla bandiera a scacchi. Ieri non è successa proprio la stessa cosa, ma ci siamo andati vicini: dopo il primo pit-stop Hamilton era di nuovo alle spalle di Alonso e - vero o no il fatto che dal muretto sarebbe partito l'ordine per Alonso e ad Hamilton, 'invitati' a mantenere inalterate le prime due posizioni - di sicuro non c'è stata lotta fra i due piloti...

In tutti i casi la McLaren-Mercedes non si scompone: "Siamo tranquilli -rende noto il team - per quanto riguarda l'indagine della Fia. Tutte le decisioni prese prima e durante la corsa rispettano il codice sportivo internazionale". Ma il bookmaker irlandese Paddy Powerha deciso di risarcire quanti ieri avevano puntato sulla vittoria di Lewis Hamilton sul gran premio di Monaco. "Visto che Ron Dennis gli ha dato istruzioni di non superare Fernando Alonso- fanno sapere dal bookmaker- si deve concludere che Hamilton non avesse alcuna possibilità di arrivare primo. C'è una regola non scritta nelle scommesse a cui noi ci atteniamo fermamente: se una scommessa non puoi vincerla, allora non puoi nemmeno perderla". Il bookmaker aveva raccolto circa 600 scommesse su Hamilton, per un totale di quasi 75mila euro.

 

Da Repubblica.it