16 febbraio 2012.

Carissimi lettori benvenuti nel mio Salotto. Oggi il caffè arriva dai meandri della mente, dai labirinti delle emozioni!

È sempre stato alquanto difficile cominciare certi tipi di argomenti perché le molteplici varianti che compongono i rifiuti (talvolta a priori) su tale argomento sono molti. Ma l'esperienza che quest'oggi ho fatto vale la pena raccontarla. Sapete? Sono quelle esperienze che si fanno proprio quando meno te lo aspetti... quando sei, per così dire, assente.

Tu non ci sei ed ecco che l'intuizione su come risolvere il problema o ... che so io ... si fa avanti. E non solo: riesci a trovare persino un filo conduttore tra te e la soluzione, ma anche tutta la procedura di risoluzione fin nei minimi dettagli! Vi sembra poco?

Ma questo appena descritto non è esattamente quello che mi è successo... ma la sintesi è pressoché la stessa. E senza ulteriori raggiri.

Questa mattina sono andato in sauna. La temperatura della medesima deve oscillare tra gli 80 ed i 100 gradi centigradi. La pratica della sauna prevede delle "uscite" per bagnarsi con dell'acqua fredda. Alcuni le chiamano "porte". Ed è proprio facendo una di queste "porte" che ho avuto una bellissima esperienza.

Ritornando in sauna e grondante d'acqua mi siedo esattamente dov'ero. Il mio sguardo, pensante e meditativo fissava il pavimento e cominciai a vedere le macchie d'acqua che avevano preso delle forme.

All'inizio non ne avevano nessuna in particolare, ma ad un certo punto, proprio come si entra in quei disegni tridimensionali, ecco che appaiono delle figure ben precise ... nette ... come se la mano di un artista invisibile le avesse manipolate.

Non nego il mio sbigottimento e, seppur incredulo, ebbi quasi la netta sensazione che quei disegni si muovessero. Ma la cosa più interessante era ciò che rappresentavano. Innanzitutto v'era un guerriero su una specie di dinosauro e poco più avanti un bambino con un cane. Al di sopra dei due c'erano altri animali come per esempio un'anatra.

Sembrava che il guerriero galoppasse ed il bimbo salutasse! Incredibile! Man mano che il caldo della sauna seccava l'acqua sul pavimento, il guerriero assumeva altre sembianze pur rimanendo lo stesso personaggio.

Infatti da lì a poco il guerriero con tutta la sua armatura si cominciò a sciogliere lentamente! La mano che all'inizio afferrava una sciabola o una spada si raccoglieva su se stessa e formava uno dei classici mudra dell'antica tradizione indostana, conosciuta ai più come "la posizione del Buddha". L'elmo di protezione si trasformava, poi, nel classico copricapo del Buddha che abbiamo sempre visto nelle sue rappresentazioni grafiche e oggettistiche.

Grande sorpresa! Quel guerriero si trasformava in un meditatore! Quella rigidità tipica di un guerriero, si scioglieva lentamente riportando nella mia mente quell'aforisma delle antiche tradizioni orientali in cui il guerriero (ovvero il meditatore principiante, secondo certe chiavi d'interpretazione) diventava finalmente un meditatore sciogliendosi nel scoprire dentro di sè la fluidità nell'osservazione dell'Intima Essenza.

Quindi, carissimi amici, è stato davvero un viaggio incredibile il mio! Un viaggio che mi ha fatto riflettere anche sulla vita. Forse ... tanta rigidità nei nostri atteggiamenti non è poi così essenziale; forse un po' di fluidità è sempre necessaria, sopratutto quando certe avversità si presentano nella nostra vita.

E magari, proprio lì, nel "bel mezzo della nostra vita... dove c'è una selva oscura", se ci rilassiamo un po' e fluiamo con l'Esistenza, troveremo la soluzione e potremo gridare anche noi, come Archimede: Eureka!

A presto carissimi lettori, sperando che il caffè si sia trasformato in un buon té, arrivato nel nostro Salotto direttamente dal lontano oriente!

Ulisse

 

(ulisse utzeri / puntodincontro)

 

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16 de febrero de 2012.

Queridos lectores, bienvenidos a mi Sala! Hoy el café llega desde meandros de la mente, de laberintos de emociones!

Siempre ha sido un poco difícil empezar ciertos tipos de argumentos porque las múltiples variaciones que marcan los rechazos (a veces a priori) sobre tal argumento son muchas. Pero la experiencia que  tuve vale la pena contarla ¿Saben? Es una de esas experiencias que se viven precisamente cuando menos te las esperas… cuando estás, por decir así, ausente.

Tu no estás y de repente la intuición sobre como resolver un problema o ... que se yo, se hace presente. Y no sólo logras encontrar un hilo conductor entre tu y la solución, sino también todo el procedimiento para resolver hasta el más mínimo detalle. ¿Les parece poco?

Pero lo apenas descrito no es exactamente lo que me sucedió… pero la síntesis es prácticamente la misma! Y sin más embrollos…

Esta mañana fui al sauna. La temperatura del mismo oscila entre los 80 y los 100 grados centígrados. La práctica del sauna prevé “salidas” para bañarse con agua fría. Algunos les llaman “puertas”. Y es precisamente cuando hacía una de estas “puertas” que tuve una bellísima experiencia. Regresé al sauna chorreando de agua me senté exactamente en donde estaba antes de salir. Mi mirada, pensante y meditativa, se concentró fijamente en el piso y comencé a ver manchas de agua que habían tomado forma. Al inicio no tenían ninguna en especial, pero de repente, precisamente como cuando se entra en esos dibujos tridimensionales, empezaron a aparecer figuras bien precisas… nítidas… como si la mano de un artista invisible las hubiera manipulado.

No niego mi asombro y, aunque incrédulo, tuve casi la neta sensación que estos dibujos se movieran! Pero lo más interesante es lo que representaban! En primer lugar había un guerrero sobre una especia de dinosaurio y poco más adelante un niño con un perro. Por encima de los dos había otros animales como por ejemplo un pato.

Parecía como si el guerrero galopara y el niño lo saludara! Increíble!! Poco a poco que el calor del sauna secaba el agua del piso, el guerrero asumía otros aspectos además de quedarse el mismo personaje! De hecho desde ahí poco a poco el guerrero con toda su armadura se disolvía lentamente! La mano que al inicio aferraba un sable o una espada se segregaba sobre si misma y formaba uno de los clásicos “mudras” de la antigua tradición indostana, conocida por muchos como “la posición del Buda”! El casco de protección se transformaba, después, en el clásico casco del Buda que siempre hemos visto en sus representaciones gráficas y de objetos.

Gran sorpresa! Ese guerrero se transformaba en un meditador! Esa rigidez típica de un guerrero, se disolvía lentamente refiriendo a mi mente ese aforismo de antiguas tradiciones orientales en el que el guerrero (o bien el meditador principiante, según ciertas claves de interpretación) se convierte finalmente en un meditador disolviéndose en el descubrir dentro de sí la fluidez en la observación de la Intima Esencia!

Por consiguiente, queridos amigos, fue verdaderamente un viaje increíble! Un viaje que me ha hecho reflexionar sobre la vida! Quizá… tanta rigidez en nuestros comportamientos no es tan esencial; quizá un poco de fluidez siempre es necesaria, sobre todo cuando ciertas adversidades se presentan en nuestra vida!

Y probablemente, precisamente ahí, en “medio de nuestra vida… en donde hay una selva oscura”, si nos relajamos un poco y fluimos con la Existencia, encontraremos la solución y podremos gritar también nosotros, como Arquímedes: Eureka!

Hata pronto queridos lectores, esperando que el café se haya transformado en un buen te, llegando a nuestra Sala directamente desde el lejano oriente!

 

Ulisse

 

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