28 agosto 2010. - Carissimi amici de Il Salotto, vi ho preparato un buon caffè! Prego, entrate pure!

Mi ritrovo con il foglio in bianco che mi abbaglia. Forse non è arrivato il tempo di scrivere? Non lo so.

Normalmente chi proprio di mestiere fa lo scrittore, si ritrova a vedere per ore quel foglio che gli darà da mangiare e che gli potrebbe dare anche fama e notorietà. Perchè in fondo...è quello che si cerca. O mi sbaglio?

Non è quello che tutti cercano? Fama e notorietà. Si è alla ricerca (quasi disperata) di essere riconosciuti e di sentirsi dire: "Lei è proprio bravo! Anzi direi il migliore". Caspita, ragazzi, a che cosa ci siamo ridotti? Se non ci sentiamo elogiati in qualche modo, o da qualcuno in particolare, non ci sentiamo bene. Pensiamo che ciò che stiamo facendo non è sufficiente o che sta male. Ci sentiamo frustrati. Non è forse vero che se non ci danno una bella pacca sulla spalla sentiamo che "non abbiamo fatto un bel nulla"?

Tutto ciò che facciamo è mirato ad avere un riconoscimento. Non sappiamo fare niente (e lo dico ad alta voce) restando nell'ignoto, nell'oscurità, nascosti. Se facciamo anche qualche bene, prima o poi lo si verrà a sapere perché l'essere umano non sa stare zitto. E non parlo di quelli che vedendo il bene che hai fatto o il buon lavoro svolto, reclamano la notorietà per te. Parlo, bensì, di te stesso. Farai di tutto per farlo sapere in giro. No? Io dico di si! Perché anche inconscientemente attirerai l'occasione propizia. Pensaci su. Meditaci su e vedrai.

Che cosa otterrai con questo atteggiamento? Fama? Gloria? Rispetto? L'approvazione da parte degli altri?

Ma che te ne farai? Che te ne fai dell'approvazione di chi, oltretutto, potrebbe anche non conoscerti personalmente? Eppoi, se vogliamo stare su quest'ultimo, chi ti conosce realmente? Nessuno! Perché nessuno "conosce a se stesso". Magari ti conoscono in superficie e nient'altro. Nemmeno tu ti conosci realmente perché non ti sei mai preso la briga (neppure per un secondo) di osservarti. Come si può pretendere di conoscere gli altri? Anche se vivi da più di 30 anni (il numero 3 mi piace!!) con tua moglie o tuo marito, sarete sempre due mondi diversi. Nessuno potrà conoscere realmente all'altro se non solo in superficie.

Smettiamola di cercare la fama, il rispetto, la gloria, ecc. perchè non ti porteranno da nessuna parte. Sarà solo una maniera di sprecare il tempo, tralasciando un'eccellente occasione per conoscere a se stessi sotto molti angoli.

Non è forse vero che se sei alla ricerca di tutti gli aggettivi sopra esposti, vivi costantemente in tensione? Se cerchi qualcosa e questo qualcosa ti crea tensione, non vale la pena! Credimi. Anzi...non credermi...scoprilo tu solo. Medita...rifletti...scandaglia tutta la tua persona e vedrai che nel fondo viviamo tesi perchè stiamo sempre alla ricerca di approvazioni ecc.

Oggi, cari miei, non ve l'ho detto ma...il caffè è decafeinato...sapete, non volevo mettervi in tensione.

A presto e... mediate, gente, meditate!

 

 

Ulisse Utzeri

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Il Salotto di Dante
7° articolo

Di Ulisse Utzeri.