«Sono io,
non il subcomandante Marcos»

La smentita di Leuccio Rizzo, un cooperante italiano,
scambiato da un giornale messicano per il rivoluzionario.

La prima pagina del quotidiano Reforma.2 aprile 2010. - Un clamoroso errore. L'uomo a volto scoperto ritratto nella fotografia pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano messicano «Reforma» e indicato come il subcomandante Marcos, non è il leader degli zapatisti del Chiapas senza il suo tradizionale passamontagna, ma un cooperante italiano, Leuccio Rizzo, che si trova in Messico da due anni con il comitato «Chiapas Maribel» di Bergamo. Lo scrive lo stesso Rizzo in una smentita al direttore della «Reforma», pubblicata sul sito di Maribel.

LA SMENTITA - «Sia la foto che appare sulla prima pagina del suo giornale della persona con il volto scoperto - sottolinea Leuccio Rizzo - sia le due foto che appaiono a pagina 7, con le didascalie nelle quali si legge testualmente: «Rafael Sebastian Guillen Vicente, meglio conosciuto come il Subcomandante Marcos..., sono le foto del volto di chi sottoscrive la presente lettera».

Nella lettera il cooperante di 38 anni, originario di Galatina (Lecce), riconosce la sua «solidarietà e ammirazione incondizionata all'Esercito Zapatista di liberazione nazionale (Ezln) per la difesa che compie dei diritti dei popoli indigeni, e al subcomandante insurgente Marcos come rivoluzionario». Nel chiedere che il giornale pubblichi la sua smentita a «un'informazione falsa e calunniosa», Rizzo informa anche di aver «avviato i provvedimenti legali per i danni che la notizia citata mi ha causato e mi causerà d'ora in avanti». Immediatamente dopo la pubblicazione della foto (consegnata al giornale da un presunto ex membro dell'Ezln), la rappresentanza diplomatica italiana - informata dell'equivoco - ha contattato Rizzo, il quale - si apprende alla Farnesina - «non si è mostrato preoccupato e ha voluto chiamare lui stesso la famiglia per rassicurarla».

 

(corriere.it)

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