La storia del Circolo sardo
di Città del Messico

Brevi cenni.

8 novembre 2007. - L’associazione "Círculo sardo de la ciudad de México y zona metropolitana" nasce il 9 ottobre del 2004 da un sogno di Giampaolo Atzori e dalla sua ansia di riunire tutti gli emigrati sardi in Messico.

Pian piano riesce nel suo intento diffondendo la sua idea e facendo circolare la voce tanto che dopo circa un anno arriva a mettere insieme 75 persone, fra isolani e loro familiari italiani e messicani.

È l’8 ottobre del 2005 e alle 16.30 tutte le persone chiamate a raccolta da Atzori si riuniscono con lo scopo di costituire ufficialmente il circolo: viene redatto e approvato lo statuto e, per alzata di mano, vengono assegnate le cariche del direttivo.

Il presidente è Giampaolo Atzori, Angelo Mazzette viene eletto vice presidente, il segretario è Gian Mauro Frongia, il tesoriere Ulisse Utzeri; Mariangela Soddu viene scelta come rappresentante dei giovani e il collegio dei revisori viene affidato a Ezio Chiai (presidente), Cesare Mureddu e Dinorah Torio.

Alla nascita del circolo presiede anche il console d’Italia Alberto Turbini che valorizza ancor più l’importanza di questo momento. L’associazione finalmente esiste e spera di ottenere, nel 2006, anche il riconoscimento ufficiale della regione Sardegna.

Ma non perde tempo e subito dopo organizza un evento benefico per raccogliere fondi a favore della Comunità missionaria di Villaregia, per la costruzione del centro sociale “San Lorenzo” e della Missione “Cristo Rey”, alla presenza dell’ambasciatore italiano in Messico Don Felice Scauso e del missionario padre Igino Sedda che celebra la messa di ringraziamento.

Attiva culturalmente all’interno della comunità italiana di Città del Messico, si distingue per spirito di collaborazione nei confronti delle altre associazioni e per la sua intraprendenza, dando vita ad attività di rilievo non solo per i sardi residenti ma anche per gli tutti gli altri italiani.

«Degno di elogio l’entusiasmo con cui partecipate alla vita della nostra comunità che grazie anche a voi sta dimostrando ogni giorno di più di meritare questo nome»: sono le parole di Giovanni Capirossi (direttore del centro culturale Dante Alighieri di Città del Messico e consultore per la regione Emilia Romagna) inviate al presidente Atzori.

Non ultima per importanza l’iniziativa del circolo a favore del recupero e del restauro di un’opera di Costantino Nivola, donata alla città messicana in occasione delle Olimpiadi del 1968: si tratta di una grande scultura in cemento sormontata da una simbolica colomba della pace, inserita all’interno di un percorso artistico chiamato “Ruta de la amistad” (Strada dell’amicizia ). Ne fanno parte opere di artisti di tutto il mondo che, in questi quarant’anni, hanno subito un forte degrado.