Cannizzo: "La rete camerale per promuovere l'Italia all'estero"
Intervista con il Presidente della Camera di Commercio Italiana in Messico.

La camera di Commercio Italia in Messico, un punto forte della nostra rete camerale all'estero.12 novembre 2007. - La Camera di Commercio Italiana in Messico è stata fondata nel 1952 ed ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del Governo italiano nel 1972. Questa Camera si offre come supporto per cercare di mettere in contatto gli imprenditori locali e quelli del nostro paese. I suoi associati sono società operanti nei settori più disparati, dai servizi bancari, all’industria al turismo. Il suo operato è molto importante e sicuramente positivo visto che l’Italia da diversi anni è il secondo paese europeo per il valore delle forniture allo Stato dell’America centrale.

Assocamerestero, con la collaborazione dell'Unioncamere e dell'Unioncamere Toscana e con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Livorno e del Comune di Livorno hanno promosso, dal 10 al 16 novembre, la 16° Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all'Estero. Il tema principale dell’evento sarà il rapporto fra i territori ed il mercato globalizzato, ovvero si cercheranno le migliori strategie per poter inserire le realtà locali nell’economia ormai unificata. Ovviamente il punto di vista sarà quello del sistema camerale italiano, che dovrà definire quale potrà essere il suo ruolo in questo processo. Sulla questione News ITALIA PRESS ha sentito il parere del Presidente della Camera di Commercio Italiana in Messico, Marco Cannizzo.

 

Dott. Cannizzo, quali istanze la Sua Camera porterà alla Convention?

Porteremo un istanza di fare piú rete con le altre CCIE e con le camere di commercio italiane per cercare di cogliere frutti piú concreti della nostra partnership con UnionCamere in Assocamere Estero.

 

A quello che è l’appuntamento più importante dell’anno per il sistema camerale italiano all’estero, in questo 2007 le CCIE come ci arrivano?

Noi sicuramente motivati, rinnovati e con voglia di fare di piú per le relazioni Italia/estero. Spero anche le altre Camere.

 

E’ corretto dire che da quando al Parlamento italiano siedono i parlamentari eletti all’estero (e il sistema camerale esprime ben 2 Senatori, ovvero il Presidente mondo delle CCIE, Edoardo Pollastri, e il Luigi Pallaro), anche il sistema delle CCIE si è rafforzato?

Si, ritengo di si, anche se non crediamo abbiano un lavoro facile visto che spesso in Italia il lavoro delle CCIE é sottovalutato e molti non capiscono nemmeno la differenza con l’ ICE.

 

Veniamo al tema della convention 2007. Noi lo definiremmo un tema molto ‘glocal’, condivide?

Non mi sembra una novitá. I nostri temi sono sempre legati all’ internazionalizzazione del territorio intendendosi per territorio sia l’ Italia, che le regione o specifiche aree economiche.

 

I ‘territori’ esprimono potenzialità molto specifiche e diverse, può davvero esistere un modo standard per portare i territori all’estero?

Puó esistere un sistema di approccio generico abbastanza flessibile per essere poi modellato su realtá molto peculiari e diverse tra di loro per risorse economiche o tendenza all’ internazionalizzazione.

 

Sui mercati internazionali si arriva meglio con il marketing dei singoli territori (e però qualcuno parla di ‘diplomazia delle cozze’) oppure con il marketing del ‘Sistema Italia’?

In entrambe le maniere. Ci sono territori che godono di una reputazione cosí forte che non hanno bisogno di agganciarsi a un sistema Italia mentre ci sono invece territori che hanno bisogno di tutto l’ impegno congiunto del sistema Italia. All’ estero inoltre per sistema Italia si intende spesso la positiva interazione, non sempre presente, tra le varie rappresentanze italiane all’ estero (Ambasciata, ICE, Camera di Commercio, Istituto di Cultura, ecc.).

 

Quali le reti e le infastruttutture sono veramente in grado di portare i territori italiani con le loro ‘economie’ in pancia alla globalizzazione?

La rete principale dovrebbe essere la nostra, o no?

 

Bando ai luoghi comuni. Il ruolo delle CCIE in questo scenario?

In due parole: Essere un ponte di esperienze tra chi all’ estero c’é giá e chi ci vuole andare.


(News ITALIA PRESS)