VI Incontro mondiale delle famiglie.
Impressioni e riflessioni del p. umberto mauro, dal Messico.

22 gennaio 2009. - "Pubblichiamo molto volentieri un servizio speciale sul VI Incontro mondiale delle famiglie, scritto dal Missionario Saveriano, Dott. Umberto Marsich, molto conosciuto e stimato dalla Comunità Italiana presente in Messico".

 

 

L’amico terzo spada, sapendo della mia presenzia a cittá del messico,

mi ha chiesto una specie di reportage per il corriere cesenate. Eccolo quí.

 

    Avvenimento positivo.

In primo luogo non mi aspettavo i risultati ottenuti in questo incontro mondiale delle famiglie. infatti, c’era abbastanza sfiducia e scetticismo, rispetto a un avvenimento spettacolare e multitudinario come questo. in genere, non danno molti risultati. ma questo sembra l’eccezione. La partecipazione dei laici é stata notevole, positiva ed entusiasta. anche le loro esposizioni sono state profonde ed esitose. i cardinali, vescovi e sacerdoti presenti non sono stati né invadenti né autoritari, ed hanno dato il loro significativo contributo. È stato un incontro bello, di famiglie di 46 paesi del mondo, anche se non ci si aspettava nulla di nuovo. sulla famiglia é giá stato detto quasi tutto e i temi proposti hanno solo riconfermato la fede dei credenti nella famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna; hanno alimentato la speranza che sia sempre piú riconosciuta, nel suo gran valore sociale, ed hanno sollecitato una maggiore sensibilitá politica per il suo rafforzamento e per la sua tutela, anche giuridica. La famiglia, infatti, é stata esaltata da tutti come la cellula principale e fondamentale di tutte le societá. dalla sua salute e qualitá dipende quella della societá stessa.

    La partecipazione della stampa.

molto buona la sempre difficile organizzazione, conduzione e struttura tematica. La stampa locale ha commentato ampiamente l’avvenimento e lo ha fatto con sufficiente oggettivitá ed apprezzamento. Solamente il solito periodismo di estrema sinistra ha criticato la verticalitá vaticanista dell’incontro; ha manifestato la sua inconformitá, rispetto all’unico modello di famiglia tradizionale preso in considerazione, ed ha lamentato la esclusione totale delle famiglie alternative, che di fatto esistono, anche se la chiesa non vuole vederle.

    Atmosfera di festa.

Dove c’é famiglia c’é festa, c’é gioia, c’é allegria. e cosí é stato: una vera festa, piena di folclore, luci e suoni, a cui abbiamo partecipato e che abbiamo goduto. Festa che ha contagiato parte della città di messico. dico ‘parte’ perché, contagiarla tutta, é una pretesa: siamo infatti piú di venti milioni di abitanti e le distanze, da un luogo all’altro, sono ‘infinite’. Festosa, soprattutto, la giornata sabatina del festival; gioiosa, poi, la solenne messa di conclusione, con l’emozionante messaggio, teletrasmesso in vivo, del papa benedetto. anche l’annuncio finale del papa sul prossimo appuntamento a milano, nell’anno 2012, é stato accolto con emozione e applausi. La presenza misteriosa, peró reale e vigilante, della madonna di guadalupe, ha certamente favorito la bellissima atmosfera famigliare, che si é conservata durante tutto l’incontro, e che ha raggiunto Il suo massimo livello nella santa messa di conclusione, presieduta dal cardinale bertone, segretario di stato del vaticano, la mattina della domenica 18 gennaio scorso.

    Le sequenze tematiche.

Il pontificio consiglio per la famiglia aveva elaborato giá un catechismo preparatorio intitolato “la famiglia formatrice dei valori umani e cristiani” e i primi tre giorni dell’incontro, sviluppatisi come un vero e propio ‘congresso teologico’ mondiale, hanno approffondito il catechismo stesso, dedicato al valore insostituibile della famiglia ed alla sua trascendente dimensione religiosa. Durante il congresso, infatti, si é parlato dell’ origine divina della famiglia, della sua enorme funzione educatrice ed evangelizzatrice e della sua straordinaria bellezza, per essere costruita sull’amore espirituale e corporale della coppia. la icona della sacra famiglia, che ha presenziato l’incontro, si é prestata anche per considerarla come modello perfetto e per ricordare, a tutte le famiglie, la sua trascendente identitá di ‘piccola chiesa domestica’.

Evitanto ingenuitá, si é anche denunciato l’urgenza di proteggerla dagli effetti nefasti di certi media; dalle conseguenze devastatrici delle separazioni migratorie, della povertá e della ingiustizia sociale; dalla violenza delle ideologie relativiste, edoniste e materialiste contemporranee. In mezzo di crisi sociali ed economiche, oggi piú che mai, si richiede la generazione di condizioni di vita degna, per ricostruire e preservare la unione delle famiglie.

Il ‘panel’ del secondo giorno del congresso ha riflettuto sulla struttura giuridica della famiglia, chiedendone esplicitamente la difesa politica, sia nazionale che internazionale, e la sua tutela legislativa, in quanto societá che svolge ruoli insostituibili e primari di educazione ai valori umani e ctistiani, primo dei quali la dignitá assoluta della persona, durante tutta la vita delle persone che la compongono, a differenza della scuola e della parrochia, le cui funzioni educative sono, propiamente, sussidiarie e limitate nel tempo.

La fede e l’amore, si é ripetuto durante l’incontro, si imparano, soprattutto, nel seno della familia e sono pilari necessari per aprire il cuore a tutti coloro che chiedono, nel mondo, tetto, pane, lavoro, ospitalitá, comprensione e affetto. Sono la fede in Dio e l’amore all’uomo, le forze che spingono le famiglie cristiane di oggi a superare le barriere della razza, cultura e religione, per costruire famiglie d’accoglienza senza confini e famiglie missionarie per tutto il mondo.

È affiorato, ripetutamente, anche il concetto della famiglia come luogo della generazione della vita; come forza evangelizzatrice della societá e come comunitá di alleanza e amore. Il sacramento del matrimonio, infatti, vuole riflettere l’amore che cristo ha verso la chiesa; vuole simbolizzare la alleanza d’amore fra cristo e la chiesa. cuando, poi, vengono i figli, questa alleanza matrimoniale si converte in alleanza famigliare.

Ció che si é voluto risaltare, nel terzo giorno del congresso, é stata l’analisi di tutti i requisiti psicologici, spirituali, morali ed economici necessari perché la famiglia riesca ad essere efficace nella sua funzione di educatrice integrale della persona humana, dall’aspetto fisico all’intellettuale, dal morale allo spirituale. Finalmente, con un ventaglio di testimonianze dei rappresentanti famigliari di tutti i continenti, si é voluto consolidare il ruolo formatore di tutte le famiglie del mondo, pur nella diversitá di metodi, strategie e tempi.

    La sorpresa dell’ incontro: il Presidente della Repubblica Messicana.

Sapendo degli antecedenti anticlericali e laicisti, che la contraddittoria storia del messico ha instituzionalizzato nel tempo, ci ha gioiosamente sorpreso l’audacia di questo amato presidente del messico, Felipe Calderón, e della sua semplicissima sposa, margherita zavala. infatti, la stampa giacobina del paese si é scandalizzata e si é strappata le vesti. ma ormai i tempi sono cambiati. Da quando la chiesa é stata riconosciuta legalmente, nella riforma costituzionale dell’anno 1992, si sono fatti piccoli passi verso il rispetto e la libertá religiosa. Veramente bello e testimoniale il discorso del presidente, cattolico di formazione e di fatto. si é cosí riconfermato come autentico alleato di tutti coloro che, nel mondo contemporaneo, credono nella famiglia e ne difendono la identitá naturale. Il suo riferimento alle famiglie disfunzionali, come realtá maggiormente esposte a generare figli socialmente difficili, é stato criticato da certa stampa d’opposizione ma, questo, non diminuisce una certa dose di veritá.

    Il messaggio conclusivo di sua Santitá Benedetto XVI.

Nel suo messaggio conclusivo, il nostro papa benedetto si é rivelato attento e sensibile verso il problema della famiglia, oggi. Ha riconosciuto la efficace influenza del vangelo di gesú, come sorgente di valori cristiani, nel processo di formazione della cultura messicana. Ha ratificato il valore insostituibile della famiglia nella costruzione di societá sane e la sua necessitá per la formazione umana e cristiana dei figli. la famiglia é, infatti, anche nel pensiero del papa, lo spazio ideale per la trasmissione della vita e dei valori morali. secondo lui, il modello cristiano della famiglia é quello fondato sul matrimonio indissolubile fra un uomo ed una donna che si amano. Le polemiche e i conflitti sociali, esistenti oggi nel mondo riguardo alla famiglia, per sua santitá, sono il prodotto di falsi ed ambigui concetti di libertá. Risulta, poi, superfluo, per il papa, ricordare al mondo che la vicinanza, la solidarietá e l’amore si imparano alla scuola della famiglia, realtá antropologica e divina, della quale tutti i battezzati dovrebbero dare testimonianza e le legislazioni favorire. Non a caso, solamente la famiglia, per benedetto xvi, puó veramente rinnovare l’umanitá, in questo terzo millennio della storia.

Il papa concluse il suo messaggio assicurando la sua vicinanza speciale alle famiglie numerose del mondo, a quelle che soffrono nella ppovertá, alle emigranti e alle perseguitate.

    Insufficienze del vi incontro mondiale delle famiglie.

            A.     Le rappresentanze delle famiglie non sono state molto diversificate. Troppi i paesi assenti.

            B.     I temi trattati, pur essendo tutti interessanti, non hanno apportato novitá estimolanti di

                     particolare efficacia.

            C.    Si é sentita una certa assenza delle problematiche morali sensibili del momento ed

                    anche di qualche ‘voce scomoda’, con la quale la chiesa debe imparare a

                    dialogare e confrontarsi. ci sono modelli di famiglia che le circostanze hanno provocato

                    e che soffrono tremendamente. Anche ad esse la chiesa debe rivolgere parole di

                    misericordia e d’amore, senza discriminarle.

            D.    Alcuni congressisti hanno notato una forse eccessiva presenza di vescovi, sacerdoti,

                    religiosi e religiose che hanno un poco opacato la libertá di espressione e la creativitá

                    dei laici e delle famiglie del momdo presenti.

    Conclusione.

Nonostante tutto, credo giusto e leggittimo associarci alla enorme moltitudine di popolo, presente nel vi incontro mondiale delle famiglie, per cantare insieme un inno di ringraziamento a dio, per il gran dono della famiglia, che ci ha fatto, e per gridare, con tutto il cuore, “viva la famiglia”!

 

Dal Messico: Padre Umberto Mauro

Missionario Saveriano.