Razmataz
Polpette, agnolotti e baccalà fritto
sapori di Alessandria.

17 luglio 2008. - In periferia, vicina al fiume Tanaro, questa trattoria, ottocentesca di nascita, si chiamava Al gasometro perché adiacente al centro di produzione di gas di città e di vendita di carbone. Era frequentata da una clientela dagli appetiti robusti: acciughe e bagnetto, trippe e interiora, baccalà e polenta, pasta e fagioli erano le pietanze imprescindibili. Due anni or sono il cambio di gestione: Fiorenzo Casarano, la rileva e rilancia con la collaborazione, in cucina, di Massimo Deevasis. L'insegna è desunta dalle canzoni di Paolo Conte.

Razmataz presenta una quarantina di posti distribuiti in due salette e una veranda. Il menù, scritto su una lavagna, propone un numero limitato di piatti, tutti di tradizione. Consigliamo le polpettine in carpione delicato, le acciughe con i bagnetti, gli sformati di verdure (cardi, carciofi, asparagi secondo stagione). Da non perdere gli ottimi agnolotti di stufato al sugo di stufato o al vino, fatti a mano con sfoglia sottilissima. La consuetudine suggerisce la trippa al giovedì e al venerdì baccalà fritto o all’alessandrina. La selezione di formaggi è accurata (otto tipologie piemontesi accompagnate da salse monferrine), il pane alle noci e alle olive nere abitualmente servito è casalingo. Per concludere il pasto chiedete lo zuccotto della casa allo zabaione, le paste di meliga a forma di crumiri o i croccanti biscotti alle nocciole da intingere nel vino passito. La scelta dei vini è limitata a pochi titoli, tutti validi e prevalentemente piemontesi.

 

RAZMATAZ

ALESSANDRIA, VIA BELLINI, 24

TEL. 0131 223249

CHIUSO SAB. MEZZ. E DOM.

COP: 40 PREZZI: 25 EURO V. ESCL.

CARTE DI CREDITO: TUTTE TRANNE AE

 

(La Stampa.it)