La Regione Emilia-Romagna nel segno dell'Artusi al Salone del Gusto
A Torino il progetto "Casa Artusi" e la Cooperativa delle Mariette
(Lingotto 26-30 ottobre, pad 3, stand Q55)

23 ottobre 2006. - La cucina della tradizione emiliano-romagnola, la buona cucina domestica legata al territorio, ai prodotti tipici e resa famosa nel mondo da Pellegrino Artusi, sarà la protagonista dello stand della Regione Emilia-Romagna al Salone del Gusto di Torino (al Lingotto dal 26 al 30 ottobre - padiglione 3 - stand Q55).

All´appuntamento torinese verrà presentato il progetto "Casa Artusi" che vede insieme Comune di Forlimpopoli, Provincia di Forlì-Cesena, Regione Emilia-Romagna e Fondazione delle Cassa dei Risparmi di Forlì.

"Si tratta - spiega l´assessore regionale all´Agricoltura Tiberio Rabboni - di una struttura unica nel suo genere, il primo centro di cultura enogastronomica dedicato alla cucina domestica e della tradizione, per recuperare un patrimonio di ricette e prodotti tipici della tradizione emiliano-romagnola".

Casa Artusi sorgerà nei locali del restaurato convento dei Servi nel centro storico di Forlimpopoli, la città in cui l´Artusi nacque nel 1820, e verrà inaugurato nel giugno del 2007 in occasione delle Festa Artusiana.

"Ci siamo resi conto - ha detto il sindaco di Forlimpopoli Paolo Zoffoli - che l´Artusi è quasi più famoso nel mondo che in Italia. Solo in Olanda il suo libro ha venduto 20 mila copie tradotte in olandese . Il suo messaggio è tutt´ora valido e può essere davvero un traino per tutto il territorio regionale".

"Casa Artusi" ospiterà una biblioteca, un centro di documentazione storica (con rari fondi gastronomici dell´Ottocento e del Novecento), un ristorante specializzato nella "cucina di casa" e una scuola di cucina che promuoverà corsi e iniziative per insegnare le ricette della tradizione con una particolare attenzione alla "pasta fatta in casa" e all´arte delle "sfogline".

Non manca il sito internet , "Le chiavi di casa Artusi", curato in collaborazione con l´Istituto regionale per i beni artistici e culturali.

Un riconoscimento particolare sarà poi riservato alle "azdore". A loro sarà dedicata la "Cooperativa delle Mariette", dal nome della fedele cuoca di Pellegrino Artusi che di fatto realizzava le sue ricette. Per avviare un lavoro di ricerca e di recupero delle tante ricette che altrimenti rischiano di scomparire.

La Regione al Salone del gusto

La Regione sarà presente con uno stand dedicato a Pellegrino Artusi, il gastronomo romagnolo famoso nel mondo per il volume "La Scienza in cucina e l´arte di mangiar bene".

Lo slogan "Buono, pulito, giusto " ben rappresenta la produzione enogastronomica regionale che propone prodotti legati al territorio, di fattura artigianale e capaci di offrire al consumatore affidabilità, tracciabilità e sicurezza.

In Emilia-Romagna oltre il 50% della produzione è costituito da prodotti certificati: sono ben 15 le Dop, 11 le Igp e 20 i vini Doc. L´Emilia-Romagna vanta anche 15 Presidi Slow Food, quali l´anguilla tradizionale delle Valli di Comacchio, il culatello di Zimbello, il pecorino dell´Appennino reggiano, oltre alla pera cocomerina, il raviggiolo, la salama da sugo, la carne di vacca rossa reggiana e di vacca bianca modenese.

Nello stand regionale saranno presentati i prodotti di qualità e le materie prime del territorio. Aperitivi, pranzi e cene si svolgeranno su un palcoscenico dal sapore tutto artusiano: si potrà pranzare e cenare nell´atmosfera della Romagna ottocentesca, tra cultura contadina e borghese, in compagnia di Pellegrino Artusi e della Marietta impersonati da attori della compagnia teatrale Koinè.

I menù, realizzati dagli chef e dagli allievi della Scuola regionale alberghiera e di ristorazione di Serramazzoni in provincia di Modena, proporranno piatti ben radicati nel territorio. Non mancheranno gli arrosti, gli umidi le paste asciutte simbolo della cucina regionale e le minestre in brodo compresi i passatelli, il tutto adattato ai gusti odierni.