Via libera
all'astronave
europea

Sarà lanciata nel 2013
con una partecipazione importante dell'Italia..

23 giugno 2011. - Dopo due anni di progettazione, ora il primo veicolo spaziale senza astronauti a bordo costruito dall’Agenzia spaziale europea Esa si avvia alla costruzione. La firma che concretizza il passaggio definitivo verso la realizzazione è stata posta qui al salone aerospaziale parigino, la più importante rassegna mondiale del settore che da un secolo è organizzata alla periferia di Parigi ogni due anni. Una curiosità è che avviene sull’aeroporto di Le Bourget, dove nel 1927 arrivò Charles Lindberg dopo la prima traversata atlantica.

IXV - Il nuovo veicolo spaziale europeo è stato battezzato Intermediate Experimental Vehicle (IXV). «Nel 2013 sarà pronto per il suo debutto spaziale», precisa Antonio Fabrizi, direttore dei lanciatori in Esa, «a bordo del nuovo razzo vettore Vega». «Stiamo lavorando per essere pronti all’appuntamento con ingegneri carichi di entusiasmo», nota Luigi Pasquali, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, la società che lo costruisce a Torino in collaborazione con altre società europee. Il nuovo veicolo spaziale sarà lanciato dalla Guyana francese in Sud America nel 2013 con il lanciatore Vega. Da qui compirà un volo suborbitale fino a una quota spaziale di 450 chilometri alla velocità di 7,5 chilometri al secondo rientrando poi nell’atmosfera e scendendo nell’oceano Pacifico appeso a un paracadute.

 

 

TEST - L’IXV è un veicolo cosmico concepito per collaudare i materiali capaci di resistere al rientro durante la fase di riscaldamento per impatto atmosferico e tutti i sistemi di navigazione e controllo necessari. «Per il primo aspetto effettueremo entro l’anno dei test nella galleria Scirocco», dice Ludovico Vecchioni, responsabile del programma nell’ambito del Cira, il centro di ricerche aerospaziali di Capua. «Essi riguardano gli aspetti del riscaldamento e dureranno complessivamente un paio di mesi. Inoltre svolgiamo un lavoro con l’Asi (Agenzia spaziale italiana) e con Thales Alenia Space concentrato in particolare sulle simulazioni aerotermodinamiche».

PROGRAMMA - L’IXV pesante due tonnellate ha dimensioni ridotte, meno di una decina di metri, e partirà racchiuso nell’ogiva del vettore, la quale poi si aprirà per consentire il suo distacco e la missione stabilita. Nel rientro raccoglierà dati importanti durante le fasi di volo supersonico e ipersonico (oltre 5 mila chilometri orari) tipici del rientro dal cosmo. Tutto ciò servirà per la progettazione dei futuri veicoli spaziali abitati che l’Europa potrà costruire da sola o in collaborazione con altre nazioni. E l’Italia in questo settore ha assunto attraverso l’Asi una rilevante posizione.

 

(corriere.it / giovanni caprara / puntodincontro)

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23 de junio de 2011. - Después de dos años de planificación, se iniciará la construcción de la primera nave espacial no tripulada de la Agencia Espacial Europea. El documento que formaliza el inicio de su realización fue firmado en la exposición aeroespacial de París, la más importante exposición internacional de este sector, que desde hace un siglo se organiza en las afueras de París cada dos años. Una curiosidad es que tiene lugar en el aeropuerto de Le Bourget, donde Charles Lindbergh llegó en 1927 después de la primera travesía del Atlántico.

La nueva nave espacial europea fué bautizada Vehículo Experimental Intermedio (IXV). "En 2013 estará listo para su debut espacial", explica Antonio Fabrizi, director de las plataformas de lanzamiento de la ESA "a bordo del nuevo cohete Vega". "Estamos trabajando con ingenieros entusiastas para estar listos para el evento", señala Luis Pasquali, CEO de Thales Alenia Space Italia, la empresa que lo construye en Turín, en colaboración con otras empresas europeas. La nueva nave será lanzada desde la Guayana Francesa en América del Sur en 2013 con el lanzador Vega. Desde aquí hará un vuelo suborbital hasta alcanzar una altitud de 450 kilómetros a una velocidad de 7,5 kilómetros por segundo, para luego volver a entrar a la atmósfera y bajar hacia el Océano Pacífico colgando de un paracaídas.

El IXV es un vehículo diseñado para probar los materiales capaces de soportar la fase de calentamiento contra la atmosfera durante el regreso y todos los sistemas de navegación y control necesarios. "Para el primer aspecto llevaremos a cabo durante este año pruebas en la galería Scirocco", dice Ludovico Vecchioni, director del programa para el CIRA, el centro de investigación aeroespacial de Capua. "Estas pruebas se enfocan al calentamiento y durarán en total un par de meses. Además, llevamos a cabo un trabajo con la ASI (Agencia Espacial Italiana) y con Thales Alenia Space que se enfoca particularmente en las simulaciones aerotermodinámicas".

El IXV pesa dos toneladas y es pequeño, menos de diez metros. Será lanzado adentro de la parte superior del cohete la cual después se abrirá para permitir su desprendimiento y el inicio de la misión programada. Durante el regreso obtendrá datos importantes en las fases de vuelo supersónico e hipersónico (más de 5 mil kilómetros por hora) típicos del ingreso a la atmosfera desde el cosmos. Topdo esto servirá para el diseño de futuros vehículos espaciales tripulados que Europa puede construir por su cuenta o en colaboración con otras naciones. Italia, en este sector, se ha colocado en una posición importante a través de la ASI.

 

(corriere.it / giovanni caprara / puntodincontro)

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