Verso il centro
della Terra

Un progetto per migliorare le conoscenze
sull'origine del nostro pianeta.



24 marzo 2011. - Questa primavera segna cinquanta anni da quando fu presentato il primo progetto scientifico per ottenere un campione del mantello terrestre, lo strato di terra situato tra i 30 ei 60 km sotto i continenti, un confine che la scienza deve ancora raggiungere.

In coincidenza con l'anniversario, un gruppo di scienziati ha presentato nell'ultimo numero della rivista Nature un ambizioso programma per forare il fondo dell'oceano e raggiungere questo strato del nostro pianeta, un'aspirazione che si stima potrebbe essere realizzata entro un decennio.

Sul fondo dell'oceano, la crosta è di soli 6 chilometri di spessore, il che facilita l'accesso al mantello, uno strato che si estende per 2.890 kilometri di profondità verso il nucleo terrestre.

«Ottenere i campioni dal mantello sarebbe un tesoro paragonabile alle rocce lunari portati dalle missioni Apollo», affermano gli scienziati respon-sabili del progetto, Damon Teagle —dell'Università di Southampton (Regno Unito)— e Benoît Ildefonse — dell'Università di Montpellier (Francia).

I ricercatori sperano che i campioni possano contribuire a far progredire le conoscenze sull'origine e l'evoluzione della Terra, obiettivo che, finora, ha dimostrato di essere ancora più difficile della conquista della Luna.

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24 de marzo 2011. - Esta primavera se cumplen cincuenta años del primer proyecto científico para tomar muestras del manto terrestre, la capa de la Tierra situada entre 30 y 60 kilómetros por debajo de los continentes, una frontera que la ciencia aún no ha logrado alcanzar.

Coincidiendo con el aniversario, un grupo de científicos presenta en el último número de la revista Nature un ambicioso plan para perforar el fondo del océano hasta llegar al manto, una aspiración que calculan se hará realidad dentro una década.

En el lecho oceánico, la corteza terrestre tiene sólo 6 kilómetros de espesor, lo cual facilita el acceso al manto, una capa que se extiende 2.890 kilómetros hacia las profundidades, hasta llegar al núcleo de la Tierra.

"Conseguir muestras del manto sería un tesoro comparable a las piedras lunares que trajeron las misiones Apolo", afirman los científicos responsables del proyecto, Damon Teagle, de la Universidad de Southampton (Reino Unido) y Benoît Ildefonse, de la Universidad de Montpellier 2 (Francia).

Los investigadores confían en que las muestras ayudarán a avanzar en el conocimiento sobre el origen y la evolución del planeta aunque hasta el momento, su objetivo ha demostrado ser aún más difícil que viajar a la Luna.

 

(el universal / puntodincontro)

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