Usa, visualizzate le parole
mentre si formano nel cervello

La scoperta potrebbe portare ad avanzamenti nella cura dei disabili.

 

31 maggio 2011. - Scienziati del Centre for Innovation in Neuroscience and Technology dell’università di Washington (Usa) hanno scoperto come osservare le parole mentre si formano nel cervello umano. Un metodo che potrebbe portare un giorno a grandi avanzamenti nella cura di persone con gravi disabilità, che potrebbero "parlare" attraverso un computer. Il loro studio è pubblicato sulla rivista Journal of Neural Engingeering.

Utilizzando speciali elettrodi, gli esperti si sono concentrati sull’area cerebrale coinvolta nella creazione dei 40 suoni della lingua inglese. Hanno poi scoperto che ognuno di questi suoni ha un suo segnale all’interno della materia grigia, che potrebbe consentire al computer di captare letteralmente ciò che le persone dicono attraverso il potere del loro pensiero.

Eric Leuthardt e il suo team sono giunti alla scoperta studiando 64 persone, alle quali è stato chiesto di pronunciare suoni come "oo, ah, eh ed ee": monitorando le zone del cervello dette di Wernicke e di Broca, deputate al linguaggio, sono riusciti a captare i corrispondenti segnali elettrici. Anche se questo non è abbastanza per leggere intere frasi nella mente di una persona, gli scienziati confidano di poter giungere presto a questo traguardo, approfondendo gli studi.

 

(lastampa.it / puntodincontro)

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31 maggio 2011. - Científicos del Centro para la Innovación en Neurociencia y Tecnología de la Universidad de Washington (EE.UU.) han descubierto la manera de observar las palabras mientras se forman en el cerebro humano. Un método que podría algún día conducir a grandes avances en el cuidado de personas con discapacidades severas , que podrían "hablar a través de un ordenador". Su estudio se publica en la revista Journal of Neural Engingeering.

Utilizando electrodos especiales, los expertos se han centrado en el área del cerebro involucrada en la creación de los 40 sonidos del idioma Inglés. Se descubrió entonces que cada uno de estos sonidos tiene su señal en la sustancia gris, que podría permitir a la computadora captar literalmente lo que dice la gente a través del poder de su pensamiento.

Eric Leuthardt y su equipo llegaron a este descubrimiento después de haber estudiado a 64 personas, a las que se les pidió que pronunciaran sonidos como "oo, ah, eh, y ee": monitoreando las zonas del cerebro llamada área de Broca y de Wernicke, dedicadas al lenguaje, han logrado captar las señales eléctricas correspondientes. Aunque esto no es suficiente para leer frases enteras en la mente de una persona, los científicos confían en que pronto serán capaces de alcanzar este objetivo, profundizando los estudios.

 

(lastampa.it / puntodincontro)

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