Cala il sipario sui Giochi di Pechino domina la Cina, Italia a 28 medaglie
Azzurri in calo rispetto ad Atene. Bolt e Phelps nuovi re dello sport.

26 agosto 2008. - L’obiettivo sportivo è stato raggiunto. Con 51 ori, 21 argenti e 28 bronzi, per un totale di 100 medaglie, la squadra cinese occupa la casella più alta del medagliere olimpico per la prima volta nella storia dei Giochi, superando gli Stati Uniti che vi risiedevano stabilmente da Atlanta 1996.

Il Team Usa sale sul podio 10 volte in più, ma delle sue 110 medaglie solo 36 sono d’oro. Per l’ottava volta dalla prima edizione delle Olimpiadi moderne è dunque il paese ospitante a concludere il medagliere al primo posto, ma il successo cinese non può essere attribuito esclusivamente al fattore campo. Non vi è dubbio che gli atleti cinesi abbiano beneficiato del calore del pubblico e di qualche favore arbitrale di troppo. Cinquantuno successi alle Olimpiadi sono però, e soprattutto, il risultato degli sforzi compiuti dal governo cinese negli ultimi sette anni, vale a dire da quando l’organizzazione dei Giochi del 2008 è stata assegnata a Pechino.

Un mare di denaro pubblico è stato investito nello sport, con un occhio di riguardo al settore femminile, dove spesso la concorrenza è minore, e nelle discipline alle quali i paesi occidentali dedicano meno attenzione. È così che lo sport cinese è riuscito a concludere i Giochi con il quarto miglior medagliere di tutti i tempi, se si escludono le due edizioni del boicottaggio di Mosca 1980 e Los Angeles 1984. Un terzo degli ori cinesi è arrivato dalla ginnastica artistica e dal sollevamento pesi. Nel primo caso la squadra di casa ha lavato l’onta subita quattro anni fa ad Atene, quando conquistò solo un oro e due bronzi. A Pechino, invece, la Cina ha fatto suoi nove dei quattordici titoli olimpici messi in palio, anche se alcuni successi sono stati raggiunti anche grazie a giudizi arbitrali non sempre imparziali e anche se alcune vittorie sono state macchiate dal dubbio che le ginnaste in questione non avessero l’età minima per partecipare ai Giochi.

Da segnalare un atleta del Sichuan, Zou Kai, che ha conquistato i titoli di sbarra, corpo libero e concorso a squadre. Gli otto ori del sollevamento pesi sono invece il risultato più evidente degli investimenti economici effettuati per raggiungere la testa del medagliere di Pechino 2008. Nelle accademie sportive, gestite dallo stato e distribuite in tutto il paese, è stata infatti dedicata grande attenzione al sollevamento pesi, poichè la disciplina mette in palio 15 ori. I cinesi hanno poi dominato negli sport nei quali sono tradizionalmente più forti: en-plein nel tennistavolo con quattro ori su quattro, tre ori su cinque nel badminton, sette ori su otto nei tuffi. Ma la squadra di casa ha anche fatto dei passi in avanti negli sport da combattimento, conquistando tre titoli olimpici nel judo, due nella boxe, uno nel taekwondo e uno nella lotta libera. Le sorprese sono invece arrivate dalla piscina del nuoto, dove la Cina ha conquistato sei medaglie. L’oro è stato uno solo, quello preso a sorpresa nei 200 farfalla femminili da Liu Zige, che ha preceduto la connazionale Jiao Liuyang.

Ma anche se la Cina ha dominato il medagliare, non significa che non abbia incassato delle delusioni. La più grande è arrivata dalla pista di atletica ed è stata un dramma nazionale: non vi è cinese che non abbia visto le immagini di Liu Xiang che si ritira dolorante dalle batterie dei 110 ostacoli. L’atleta di Shanghai era il simbolo dei Giochi e l’unica seria speranza di conquistare un oro dell’atletica leggera. Senza di lui la squadra di casa è riuscita a prendere solo due bronzi nel martello femminile (Zhang Wenxiu) e nella maratona femminile (Zhou Chunxiu). Per fortuna dei cinesi, gli Stati Uniti hanno dominato le specialità dell’atletica meno che in altre occasioni, anche a causa della crescita degli sprinter giamaicani e dei ripetuti flop di Tyson Gay. Per gli Usa sono arrivati «solo« sette ori. E il distacco finale dalla Cina è stato più ampio del previsto.

Gli Usa hanno conquistato 36 ori, anche se i nordamericani mantengono la supremazia dei podi, 110 contro 100. Nella hit parade olimpica la Russia è terza davanti ad una imprevedibile Gran Bretagna e alla Germania. L’Italia è nona con 28 medaglie (rispetto alle 32 di Atene 2004) davanti alla storica "nemica" Francia per la prima volta dopo 24 anni. Delude la la Spagna 14esima alle spalle della sorprendente Giamaica di Bolt. Come da pronostico Michael Phelps si è confermato il "Re Mida" delle Olimpiadi. Il nuotatore americano è con 8 ori il campione olimpico per eccellenza di questa edizione dei Giochi, oltre che nella storia delle Olimpiadi. Nella classifica individuale, lo sprinter giamaicano Usain Bolt è al secondo posto con 3 medaglie d’oro. Questi gli atleti che hanno vinto due o più medaglie d’oro alle Olimpiadi di Pechino. Per loro l'arrivederci a Londra 2012 è una certezza

 

(La Stampa.it)