17
marzo
2014 - Un libro pubblicato in questi giorni
a Londra afferma che Sherlock Holmes era
italiano, nel senso che il personaggio dei
romanzi di Arthur Conan Doyle sembra
chiaramente ispirato da un poliziotto
italo-irlandese realmente esistito.
Secondo “The real Sherlock Homes” di Angela
Buckley, un detective di Manchester, Jerome
Caminada, di padre italiano e madre
irlandese, risolse decine di casi
impossibili in era vittoriana, usando un
fine intuito, l’arte della deduzione,
la scienza e il travestimento contro i
criminali dell’epoca, e aveva perfino una
sorta di arci nemico simile al dottor
Moriarty, l’avversario di Holmes nei romanzi
di Conan Doyle.
«Caminada
diventò un personaggio di fama
nazionale proprio negli anni in cui
lo scrittore ideò Sherlock Holmes»,
dice l’autrice,
«ci
sono così tante somiglianze che è chiaro che
Doyle si ispirò a lui per creare Holmes».
Il sito “Mappe
dei cognomi italiani” indica che oggi ci
sono circa 150 Caminada nel nostro paese: la
maggior parte vivono in Lombardia (108), gli
altri sono in Trentino Alto-Adige (17),
Piemonte (15), Emilia-Romagna (3), Veneto
(2), Friuli, Liguria, Campania, Lazio e
Puglia (1 per ciascuna regione).
Uno di loro potrebbe dunque essere un
discendente del vero Sherlock Holmes. “Uno
studio in rosso”, il primo romanzo di Conan
Doyle sul padre degli investigatori privati,
è del 1887: se un Caminada di oggi sa che un
suo antenato emigrò in Inghilterra nella
prima metà dell’Ottocento, è lui, o lei, il
pronipote di Sherlock Holmes. Sarebbe bello
trovarlo (ma forse ci vorrebbe Holmes).
(enrico franceschini /
repubblica.it / puntodincontro.mx
/ adattamento e
traduzione in spagnolo di massimo barzizza)
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