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18 novembre 2014 - Messico e musica: è un binomio che esiste da sempre, ma dal secolo scorso la vivacissima tradizione popolare messicana ha iniziato a contaminarsi con quella classica europea, soprattutto con compositori come José Pablo Moncayo, Carlos Chávez, Silvestre Revueltas, Héctor Quintanar e Arturo Márquez. E sono proprio questi alcuni dei nomi che troviamo nel programma che stasera alle 20,30 (ora italiana) l'Orchestra Sinfonica dell'Univesità di Guanajuato (OSUG) proporrà all'Aula Magna dell'Università la Sapienza di Roma per la stagione della IUC, Istituzione Univesitaria dei Concerti.

Fondata oltre sessant'anni fa, l'orchestra —che oggi debutta in Italia— è una delle più longeve del panorama messicano. Ai suoi settantacinque elementi —diretti da Francisco Orozco Lopez e interpreti, fra l'altro, della prima italiana della Sinfonia no. 2 “India” di Chávez— si unirà la giovane violinista Maureen Conlon (nella foto) per il Concerto per violino di Samuel Barber.

La tournée italiana dell'OSUG, finanziata dal Consiglio Nazionale per la Cultura e le Arti, continuerà mercoledì 19 al teatro Verdi di Firenze, giovedì 20 al Teatro Sociale di Mantova, venerdì 21 al Palazzetto Comunale di Sondalo e concluderà sabato 22 all'Auditorium Mozart di Ivrea.

«È una grande opportunità per i membri dell'OSUG poter affrontare nuovi pubblici e nuovi scenari e sicuramente rappresenta un momento propizio per la crescita dell'orchestra», ha detto alcuni giorni fa durante una conferenza José Manuel Cabrera Sixto, rettore dell'Università di Guanajuato, che ha poi aggiunto: «Essere riusciti a trasformare in un concerto le nostre tradizioni musicali messicane è, per me, un grande risultato», commentando la prima europea della composizione “Caribe” (Caraibi) di Héctor Quintanar, eccezionale musicista che ha diretto la OSUG oltre ad essere stato docente presso l'Università di Guadalajara.

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)