5
novembre
2014 - Tutti pazzi per il paddle. È l'ultima
tendenza del fitness della capitale italiana
e sta spopolando nei suoi circoli: dal
Canottieri Roma al Parioli, dall'Aniene al
Football Club, passando per Le Molette e
Corte dei Conti, è scoppiata la febbre per
questo sport che cattura proseliti grazie
alle sue caratteristiche di sapiente mix tra
forza, intelligenza e tattica sopraffina.
Il padel (o paddle) è una disciplina nata
nel 1962 ad Acapulco, in Messico, quando
Enrique Corcuera aggiunse ad un campo di
palla valenziana della sua casa nel
quartiere Las Brisas una parete opposta a
quella principale di circa tre metri di
altezza, una rete al centro e chiuse i lati
con muretti di circa 10 metri di larghezza
per 20 metri di lunghezza.
In Italia questo fenomeno è sbarcato prima a
Bologna per poi esplodere nella capitale.
Attualmente i tesserati sono circa
cinquemila, con tredici strutture romane
affiliate alla federazione, ma la crescita
dei campi e dei praticanti prosegue a ritmo
vertiginoso.
I
campionati
mondiali che si sono appena conclusi a Palma
di Maiorca hanno fatto registrare ottimi
risultati per le nazionali italiane, con il
quarto posto della romana Beatrice Campagna
ed il sesto della rappresentativa maschile.
Il
Due Ponti Sporting Club, un centro sportivo
particolarmente attivo nel campo del padel
giallorosso, oltre a organizzare
periodicamente tornei “one
day”, ha già
ospitato cliniche ed esibizioni dei top
player come la sfida tra le coppie al
vertice del ranking mondiale Fernando
Belasteguin - Juan Martin Diaz contro
Agustin Gomez Silingo - Fede Quiles, e il
più recente “Roma Padel Day” con il numero
uno della specialità, l'argentino Juani
Mieres, Juan Manuel Restivo e i nostri più
forti giocatori, Alberto Albertini e
Giuseppe Sinisi.
Insomma un successo dovuto anche
all'intuizione del patron del circolo
capitolino Emanuele Tornaboni: «Un anno fa
abbiamo costruito il primo campo e, subito
dopo, avendo una domanda sempre in crescita,
abbiamo pensato al secondo campo. Il padel
non è solo moda e fenomeno del momento, ma
un gioco che conquista tanti sportivi. Ha
conquistato tanti tennisti ma anche
calciatori e tante donne che facevano solo
fitness».
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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