Lo scrittore italiano Tiziano Scarpa alla Fiera del Libro di Guadalajara.

 

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25 agosto 2017 - Il romanziere, drammaturgo e poeta veneziano Tiziano Scarpa, vincitore nel 2009 dei Premi Strega —il riconoscimento letterario più prestigioso d'Italia— e SuperMondello con il romanzo “Stabat Mater”, rappresenterà il Belpaese al Festival delle Lettere Europee, che si terrà dal 27 al 29 novembre in occasione della Fiera Internazionale del Libro di Guadalajara.

Attualmente, il Laboratorio di Traduzione Collettiva dell'Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico lavora sulla versione spagnola di un'altra delle sue opere: “Corpo”. Scarpa, inoltre, ha pubblicato in questa lingua “Venezia è un pesce: una guida” (Venecia es un pez: una guía, Minúscula, 2007) e “Occhi sulla graticola” (Ojos en la parrilla, Destino, 1998).

Durante l'evento, dieci autori del vecchio continente presenteranno le loro opere al pubblico e ai professionisti del settore in Messico.

Gli altri scrittori invitati sono Marta Sanz (Spagna), José Luis Peixoto (Portogallo), Karolina Ramqvist (Svezia), Goran Vojnovic (Slovenia), Mircea Cartarescu (Romania), Antonia Michaelis (Germania), Muriel Barbery (Francia), Tommy Wieringa (Olanda) e Salla Simukka (Finlandia).

Il Festival delle Lettere Europee sarà diviso in tre tavole rotonde, che si terranno in uno dei saloni della FIL. In esse, gli autori invitati presenteranno le loro opere, che comprendono libri di fiction e scritti che affrontano i temi principali della realtà contemporanea.

«Questo festival è un evento che si inquadra in un rapporto molto più ampio tra l'Unione europea e il Messico», ha sottolineato la responsabile delle attività commerciali della delegazione Ue in questo Paese latinoamericano, Imma Roca, che ha inoltre spiegato che la selezione degli autori partecipanti si è basata sulla qualità, la reputazione e l'impatto del loro lavoro, al di là di qualsiasi asse tematico.

“Stabat Mater”, l'opera più conosciuta di Tiziano Scarpa, è un romanzo ambientato all'inizio del XVIII secolo a Venezia, nel Pio Ospedale della Pietà, dove venivano accolte bambine orfane o abbandonate.

La trama racconta la storia di Cecilia, di giorno violinista nell'orchestra dell'orfanotrofio, di notte autrice di lettere alla madre che non ha mai conosciuto. Ma un vento primaverile potrebbe scompaginare la sua vita e i polverosi spartiti delle giovani compagne musiciste: è arrivato un nuovo insegnante di violino e maestro compositore. Ha i capelli colore del rame, il suo nome è Antonio Vivaldi.

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)