ATTUALITÀ
 

Instagram

14 aprile 2019 - Il modello italiano di lavori di pubblica utilità per i detenuti Mi riscatto per Roma —presentato ufficialmente nell'agosto 2018 dalla sindaca Virginia Raggi e dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede— sarà replicato nel sistema penitenziario del Messico.

L’impegno è stato confermato dai rappresentanti delle delegazioni di Italia, Messico e UNODC —l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine— nel corso dell'Incontro sulle politiche di reinserimento lavorativo delle persone private della libertà svoltosi nei giorni scorsi al Senato messicano.

In Italia, il progetto “Mi riscatto per...”, già applicato —dopo Roma— anche a Milano, Palermo, Napoli e Torino, ha consentito di eseguire fino a oggi oltre 4mila interventi.

Il responsabile della task-force sui lavori di pubblica utilità del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Vincenzo Lo Cascio, invitato dal rappresentante dell'UNODC in Messico, Antonino De Leo, ha dichiarato: «La nostra esperienza parla di reinserimento sociale, ma soprattutto di un nuovo modello di sicurezza. Vogliamo partecipare insieme al Messico a un programma che può essere replicato in tutte le carceri del mondo».

È intervenuto anche Riccardo Turrini Vita, direttore generale del Dipartimento di formazione del Ministero della Giustizia italiano, che ha assicurato che il lavoro è uno strumento ineludibile per preparare una persona detenuta a rientrare nella società.

De Leo, da parte sua, ha spiegato che verranno condotti, nelle carceri di Città del Messico e nello Stato di Coahuila, programmi pilota «ispirati dall'esperienza italiana, come modello vincente per salvaguardare la dignità delle persone, con elevati standard di qualità umana».

Queste parole sono state accolte favorevolmente da Francisco Garduño, Commissario dell'ente amministrativo decentralizzato per la prevenzione e il riadattamento sociale, e dalla senatrice Patricia Mercado, che ha presieduto l’assemblea.

Affinché l’impegno nato nei due giorni di incontri fra le delegazioni di Italia, Messico e UNODC si trasformi in realtà, l’Ufficio delle Nazioni Unite metterà a punto un documento per organizzare le forme di collaborazione e assistenza più adeguate a una prima sperimentazione in uno o più istituti penitenziari messicani.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

Clicca qui per leggere gli altri articoli della sezione “Attualità”.

Web
Analytics Made Easy - StatCounter