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9 gennaio 2019 - La Fiera Internazionale del Libro del Palacio de Minería (FILPM), che si svolgerà nella capitale messicana dal 21 febbraio al 4 marzo, renderà omaggi, ricorderà effemeridi e commemorerà autori di tutto il mondo. Tra loro, in questa occasione, verrà celebrato il centenario della nascita dello scrittore e poeta italiano Primo Levi (Torino, 31 luglio 1919 - 11 aprile 1987).

Levi, laureato in chimica, durante la seconda guerra mondiale —dopo l'8 settembre 1943— si rifugiò in montagna, unendosi a un nucleo partigiano. Il 13 dicembre dello stesso anno venne arrestato dai nazifascisti in Valle d'Aosta.

Fu prima mandato in un centro di raccolta per gli ebrei a Fossoli e, nel febbraio dell'anno successivo, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. Scampato al lager, tornò avventurosamente in Italia, dove si dedicò con impegno al compito di raccontare le atrocità viste e subite.

Giunto a Torino, si gettò così nella scrittura di un romanzo che fu pubblicato nel 1947 con il titolo “Se questo è un uomo”, considerato un classico della letteratura mondiale nel filone della memorialistica autobiografica e del neorealismo.

Quindici anni dopo, nel 1962, incominciò a lavorare a un nuovo romanzo sul viaggio di ritorno da Auschwitz. Il racconto, intitolato “La tregua”, vinse nel 1963 la prima edizione del Premio Campiello, attualmente uno dei più noti riconoscimenti letterari italiani. Nella sua produzione successiva, prendendo spunto dalle proprie esperienze come chimico, l'osservazione della natura e l'impatto della scienza e della tecnica sulla quotidianità diventarono un punto di partenza per originali situazioni narrative.

Nel 1975 uscì la raccolta “Il sistema periodico”, in cui episodi autobiografici e racconti di fantasia vengono associati ciascuno a un elemento chimico. L'opera gli valse il Premio Prato per la Resistenza e, nel 2006, la Royal Institution of Great Britain scelse quest'opera come il miglior libro di scienza mai scritto.

Nel 1978 pubblicò “La chiave a stella“ con cui vinse l'anno seguente il Premio Strega, universalmente riconosciuto come il più prestigioso d'Italia.

Tra i suoi altri titoli di rilievo, “Se non ora, quando?” (1982) e “I sommersi e i salvati” (1986).

La FILPM, giunta quest'anno alla sua quarantesima edizione, è organizzata dall'Università Nazionale Autonoma del Messico attraverso la Facoltà di Ingegneria con il sostegno della Camera nazionale dell'industria editoriale messicana, del Ministero della Cultura e del governo di Città del Messico.

La sua incomparabile sede, il Palacio de Minería, un monumento del XVIII secolo situato nel cuore del centro storico, consente, in un autentico ambiente da Salone del Libro, di riunire importanti editori e professionisti del settore, che presentano a un pubblico sempre fedele un'ampia e variegata offerta editoriale.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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