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10 marzo 2019 - Martedì 12 marzo, presso l'Ambasciata del Messico a Roma, avrà luogo alle ore 18:30 la conferenza “L'Architettura Gassosa” a cura di Emmanuele Lo Giudice e Stefano Oliva. Interverranno tramite un collegamento video dalla Facoltà di Architettura dell'Università Veracruzana di Xalapa —capitale dello Stato messicano di Veracruz— i docenti María Concepción Chong Garduño, Eva Acosta Pérez, María Guadalupe Noemi Uehara e Alfonso Rodríguez Pulido.

“Architettura Gassosa, per un nuovo realismo critico” è un manifesto grafico dell'architetto, artista e designer palermitano Emmanuele Lo Giudice, nel quale viene illustrata una interessante teoria per l’architettura contemporanea, che vuole dare una risposta alle trasformazioni che la società sta vivendo in questi ultimi decenni.

«Il concetto» —ha spiegato Lo Giudice a Puntodincontro— «è stato presentato per la prima volta ad aprile 2018 in Messico, in un congresso internazionale, e a novembre in Italia con un seminario ed un workshop alla 16ª Biennale di Architettura di Venezia nel padiglione spagnolo di Axtu Amann, con la partecipazione di alcuni studenti e professori dell’Università di Xalapa».

«Per il suo carattere innovativo, questa proposta è stata senza dubbio uno degli eventi più stimolanti presentati dal padiglione Spagna alla Biennale 2018, coinvolgendo una quindicina di architetti, docenti, intellettuali del mondo culturale italiano ed internazionale».

«I mesi successivi hanno visto Roma come sede del dibattito sull’Architettura Gassosa, prima alla Galleria Sinestetitca e poi al Museo Macro. Si continuerà il 12 aprile all’Accademia delle Belle arti per poi tornare al Museo Macro con un seminario internazionale il 28 e il 29 maggio e con un workshop dal 4 al 9 giugno».

«Come suggerisce il titolo del libro-manifesto, ciò che si propone è un'architettura che ricorda le proprietà tipiche di un gas, capace di invadere gli spazi, creando sempre nuove relazioni che si modificano e si adattano al luogo e ai visitatori stessi. Secondo questa proposta l’architettura viene destrutturata e ridotta concettualmente nelle sue parti essenziali che vanno a costituire un sistema dinamico di carattere narrativo, indipendente ed “atmosferico”».

«D'altronde la nostra società ed il suo sistema economico oggi si stanno sviluppando sempre più intorno a reti “gassose” d’interazione, mentre il modello spaziale delle città con le sue architetture risulta ancora imbrigliato a determinate realtà territoriali che stanno perdendo sempre più valore politico e strategico. Quello a cui assistiamo oggi è l’emergere di una mobilità totale che sta prevalendo sulla società stanziale dei luoghi. Ad una società “gassosa” deve quindi corrispondere un’“architettura gassosa” che sia interattiva e mobile, basata sul dialogo e sullo scambio. L’Architettura Gassosa vuole dare una risposta operativa e teorica a questa condizione attuale», ha concluso.

Emmanuele Lo Giudice si è formato presso l'Università Iuav di Venezia ed il Politecnico di Madrid. Nel corso degli anni ha tenuto conferenze e workshop in Italia, Spagna e Svizzera sul linguaggio architettonico contemporaneo, scrivendo per varie riviste internazionali tra cui Abitare e Le Carrè Bleu, per la quale ha curato il numero 4/2016. I suoi lavori sono stati esposti in importanti sedi museali e pubblicati in diverse riviste.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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