I vini veneti e la cucina messicana

Pinot grigio, Cabernet e Raboso fra i vini proposti
al ristorante Izote di Patricia Quintana a Città del Messico.

 

6 luglio 2010. - Qualità, varietà e versatilità dei vini veneti sono state confermate una volta di più a livello internazionale a Città del Messico, in abbinata alla cucina messicana proposta al ristorante Izote della signora Patricia Quintana, scrittrice, ricercatrice delle origini della cucina tradizionale di quel Paese. Sono stati proposti, in particolare Pinot Grigio Doc Piave, Cabernet Doc Piave, Raboso Doc Piave e Rosso di Villa (merlot doc Piave) di una azienda veneta di Salgareda, in provincia di Treviso. L’evento ha richiamato personalità di spicco tra i quali Rodolfo Ghersmann, critico enogastronomico, e Alberico Peyron direttore Camera Commercio Italiana in Messico, mentre per l’ambasciatore italiano a Città del Messico. Roberto Spinelli, eventi e progetti come questo sono importanti per lo scambio culturale e commerciale fra i due Paesi.

L’abbinata vini veneti – cucina messicana a è stata seguita il giorno successivo da una serata dedicata invece interamente ai vini e alla cucina veneta, evento che si è svolto all’Osteria del Becco, ristorante di riferimento della cucina italiana in Messico. Le pietanze sono state preparate per l’occasione dallo chef di Vittorio Veneto Massimiliano Zanette, che a proposto un menù di sarde in saor, baccalà, coniglio, fagiano in peverada, accompagnati da Prosecco DOC, Pinot grigio doc Piave e da una verticale di Rosso di Villa delle annate dal 2000 al 2006.

“Eventi come questo – ha commentato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato – dimostrano come il Veneto sia vincente sui mercati quando sa proporre la singolarità, qualità e tipicità delle sue produzioni, che escono dagli schemi della omogeneità della mondializzazione. La nostra agricoltura, che si fonda su decine di migliaia di aziende piccole e medie, ha proprio nella diversità e nella qualità e varietà la sua carta vincente. Il vero problema non è quello di produrre bene, cosa che i nostri agricoltori fanno da tempo, seguendo percorsi di continuo miglioramento basato anche su ricerca e innovazione, ma di vendere e dunque di promuovere e rendere riconoscibili le produzioni venete”.

 

(Regione del Veneto Giunta Regionale)

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