In Romagna una vendemmia
di ottima qualità

La produzione è leggermente inferiore a quella del 2010.

 

21 settembre 2011. - Temperature elevate, precipitazioni scarse, maturazione anticipata dei grappoli, ottimo stato sanitario delle viti. La vendemmia 2011 in Romagna si preannuncia di qualità, con una produzione in leggera diminuzione rispetto al 2010 (-5%).

Iniziata il 16 agosto per lo Chardonnay destinato a “base spumante”, è proseguita il 22 agosto con lo stesso vitigno, il Pinot bianco, il Bombino e verso la fine del mese con la Malvasia e il Sauvignon. Per tutte le varietà a bacca bianca a raccolta precoce si è registrata un’ottima qualità.

Per l'Albana e il Pignoletto la vendemmia è iniziata ai primi di settembre, qualche giorno dopo il Trebbiano. Poi è toccato alle varietà a bacca rossa Ciliegiolo e Merlot. Anche per queste uve la qualità è buona e la produzione non è abbondante. Per il Sangiovese la vendemmia è iniziata, e i dati quali/quantitativi non si discostano dalla media. A questo vitigno seguono il Cabernet Sauvignon e l’Uva Longanesi.

Se permarrà l’attuale situazione climatica, si ipotizza un anticipo di maturazione anche per le varietà più tardive. Al momento lo stato sanitario è ottimo, i grappoli sono sani; tutti gli attacchi di peronospora e oidio sono stati regolarmente controllati e non si segnalano grandinate che abbiano causato danni significativi.

Le cantine partono con giacenza ridotte e i prezzi del vino registrano un trend al rialzo rispetto al 2010, in particolare per le uve bianche. Si dovrà attendere la fine dell'anno per capire esattamente la percentuale di incremento, e se questo trend positivo tenderà a consolidarsi o a indebolirsi.

Quello che preoccupa di più è la persistente contrazione dei consumi interni, a fronte di un export ancora abbastanza vivace. Nel primo trimestre dell’anno il valore del vino esportato dall’Emilia-Romagna è aumentato da 53 a 68 milioni di euro, con un incremento percentuale del 27,9%, a fronte di un dato medio delle regioni del nord Italia che si è attestato attorno al 17,5%.

 

(regione.emilia-romagna.it / puntodincontro)

***

21 de septiembre de 2011. - Altas temperaturas, escasez de precipitaciones, maduración temprana de las uvas, muy buen estado de salud de las vides. La cosecha 2011 se perfila como de alta calidad en Romaña, con una producción en ligera disminución en comparación con 2010 (-5%).

Comenzó el 16 de agosto con el Chardonnay para "vino espumoso", continuó el 22 de agosto con la misma variedad de uva, Pinot Bianco. El Bombino hacia el final del mes con la Malvasia y el Sauvignon. Para todas las variedades de uva blanca y cosecha temprana ha habido una muy buena calidad.

Para las variedades Albana y Pignoletto la cosecha se inició a principios de septiembre, unos días después de la Trebbiano. Luego fue el turno de las uvas Ciliegiolo y Merlot. También en estos casos la calidad es alta y la producción no es abundante. Para el Sangiovese la cosecha ya ha comenzado y los datos de calidad y cantidad no difieren de la media. Siguen el Cabernet Sauvignon y las uvas Longanesi.

De mantenerse igual la situación del clima, se prevé una maduración anticipada también para las variedades tardías. Por el momento el estado de salud es excelente y las uvas están sanas, todos los casos de mildiu y oidio fueron controlados regularmente y no ha habido tormentas de granizo que hayan causado daños importantes.

Las bodegas arrancan con inventarios bajos y los precios del vino registran una tendencia al alza en comparación con 2010, especialmente para las uvas blancas. Será necesario esperar hasta el final del año para determinar el porcentaje exacto de incremento y determinar si esta tendencia positiva podrá consolidarse.

Lo que más preocupa es el continuo descenso en el consumo interno, mientras las exportaciones siguen con buenos niveles. En el primer trimestre del año, el valor de las exportaciones de vino de la región Emilia-Romagna ha aumentado al pasar de 53 a 68 millones de euros, un incremento porcentual del 27.9%, en comparación con una cifra media de las regiones del norte de Italia de 17.5%.

 

(regione.emilia-romagna.it / puntodincontro)

Share