27 gennaio 2014 - Italia Italy - Tutto il
bello del Bel Paese lancia il Grande
Progetto Italia per l'Arte e lo Sviluppo
Economico, una petizione popolare che
sarà inviata al Presidente del Consiglio dei
Ministri, al Ministro dei Beni Culturali, al
Parlamento Italiano, alla Commissione
Cultura del Parlamento Europeo. L’iniziativa
si propone di stimolare istituzioni
pubbliche e operatori privati per la
valorizzazione dei musei e dei luoghi
d’arte, con un vasto piano di iniziative,
collaborazioni, assunzioni, ampliamento dei
servizi e degli orari di apertura, per un
forte rilancio della cultura, del turismo e
dell’economia.
Per lo sviluppo culturale ed economico
dell’Italia occorre una corsia privilegiata
per la valorizzazione delle bellezze
artistiche, architettoniche e storiche. Il
ricchissimo e inestimabile patrimonio deve
essere il motore del rilancio e di una vasta
programmazione a partire dalle ricchezze
esclusive che il nostro Paese ha e che nel
passato hanno fatto dell’Italia la meta
preferita di studiosi, artisti, semplici
appassionati del bello. Basti pensare al
Grand tour, che per secoli ha portatoin
Italia innumerevoli visitatori, da Goethe a
Byron, da Stendhal a Dupaty, a Brydone, al
conte di Sunderland Henry Spencer, facendo
nascere una vera e propria “italiamania”.
Il viaggio in Italia era una tappa
indispensabile del percorso culturale di
ogni europeo. E proprio dall’arte e dalla
ricca tradizione culturale sono nati la
grande sensibilità, l’eleganza, la
raffinatezza e il fascino del made in Italy.
Lo stato di degrado e i rischi di danni
irreparabili al sito archeologico di Pompei
hanno fatto scattare l’allarme dell’Unesco e
la sensibilità dell’Unione Europea, ed è
stato avviato il Grande Progetto Pompei. Ora
con il Grande Progetto Italia si mira a
porre in primo piano le innumerevoli
bellezze artistiche disseminate nel nostro
Paese; molte opere di grandissimo pregio
sono ancora nascoste in scantinati e siti
interrati, altre frequentemente trafugate e
dirette a collezioni e musei stranieri.
Occorre estendere l’attenzione a tutto il
patrimonio artistico e storico nazionale,
valorizzarlo pienamente, per lo sviluppo
della cultura ma anche per un forte rilancio
dell’economia. Le visite ai musei e alle
città d’arte sono un potente volano per lo
sviluppo economico con un indotto
attualmente molto limitato ma con
prospettive eccezionali. Trasporti,
strutture di accoglienza, ristorazione,
editoria sono alcune delle realtà che
beneficiano direttamente del movimento
turistico legato alle bellezze artistiche e
che fanno da traino anche per attività e
produzioni apparentemente lontane
dall’ambito artistico.
C’è chi cerca di ridurre la forte tradizione
umanistica del nostro Paese, che appassiona
molti giovani e che andrebbe invece
valorizzata, anche con la creazione di molti
posti di lavoro presso le strutture d’arte.
Rincorriamo produzioni in cui altri paesi
sono molto più forti di noi, anche per le
minori tutele del lavoro, e purtroppo non
valorizziamo pienamente la nostra principale
“materia prima”, che è proprio il patrimonio
artistico, storico e naturalistico. Nello
stesso ambito artistico non siamo in grado
di attivare iniziative di sistema-paese e
perdiamo eccezionali opportunità. I
confronti con i grandi paesi europei, che
hanno un patrimonio artistico di gran langa
inferiore a quello dell’Italia, sono
impietosi: basti pensare che il Louvre di
Parigi ha un numero di visitatori ben sei
volte superiore a quello degli Uffizi di
Firenze, ricchissimo di opere d’arte di
primissimo piano.
Per l’attuazione del Grande Progetto Italia
occorre una immediata messa a punto di un
vasto progetto di iniziative,
collaborazioni, assunzioni di personale
qualificato, orari prolungati di apertura
dei musei e dei siti d’arte, coinvolgimento
del volontariato; necessaria anche
l’istituzione di una Scuola di alta
specializzazione per professionisti
specializzati nei diversi ambiti dell’arte,
una qualificata promozione dei nostri tesori
anche all’estero, un’educazione all’arte che
dovrebbe essere presente nei programmi
scolastici di tutti gli indirizzi. La scuola
ha un ruolo essenziale nella conoscenza
dell’arte e nell’educazione al bello, che
hanno positivi riflessi anche in tutte le
altre discipline, e dovrebbe impegnarsi per
eliminare gli spettacoli penosi di comitive
di studenti che si aggirano per i musei
annoiati, distratti e chiassosi.
E’ urgente mettere a punto un grande piano
nazionale per l’arte e il turismo. Occorre
mobilitarsi per reperire fondi, ma ci sono
anche innovazioni a costo zero, e non è
possibile nascondersi dietro l’alibi delle
scarse risorse disponibili. Le risorse vanno
cercate nel bilancio nazionale (l’Italia è
al penultimo posto negli investimenti per la
cultura fra i paesi dell’Ocse), nei fondi
europei, nel coinvolgimento di sponsor anche
in campo internazionale, nella
collaborazione di enti locali, tour operator,
agenzie turistiche, operatori commerciali,
che ricevono i maggiori e più diretti
benefici economici dal movimento turistico.
Per la riuscita dell’iniziativa sono
necessarie norme trasparenti e rigorose per
appalti, assunzioni e ogni operazione legata
al Grande Progetto Italia. Insieme a un
forte impegno educativo e informativo
occorrono severi controlli, precise
responsabilità individuali, chiare sanzioni
per inadempimenti. Il futuro può passare
anche attraverso un Grande Progetto Italia,
nel segno della cultura e della legalità.
(felice
d'adamo / italiaitaly.eu / puntodincontro.mx
/ adattamento di
massimo barzizza e traduzione in
spagnolo di
celeste román)
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