18
gennaio 2015
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Riportiamo di seguito il testo di un
articolo pubblicato nel mese di settembre
2014 dal sito
archdaily.mx
sulla base di una descrizione —redatta da
Loguer Design, lo studio che ha sviluppato
il progetto— del padiglione messicano in
costruzione in Italia per l'Expo Milano 2015
che sarà inaugurata a maggio.
Il progetto, vincitore del concorso
nazionale organizzato per scegliere la
migliore proposta, segue il tema ufficiale
dell'Expo —alimentare il pianeta, energia
per la vita— ed è stato concettualizzato
partendo da elementi caratteristici ed unici
della gastronomia messicana.
Il Messico, terra del mais
Il mais ha origine in Messico e, in Messico,
l'uomo trova le sue origini nel mais. Dal
rapporto tra l'uomo e il granoturco nasce
una storia, un'eredità generazionale che ha
permesso la sopravvivenza e l'identità
culturale di questo Paese. È, inoltre, uno
dei suoi principali contributi
all'alimentazione mondiale, essendo
attualmente il cereale con il più alto
volume di produzione a livello
internazionale.
Il disegno del padiglione messicano rende
omaggio a questa pianta, per cui la facciata
si ispira al totomoxtle, la foglia
secca della pannocchia. Il materiale
utilizzato è una membrana tessile che
provoca un gioco di trasparenze durante il
giorno, filtrando la luce solare. Di sera,
invece, si trasforma in un punto di calida
illuminazione dell'Expo.
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Dalle sorgenti alla chinampa
L'idea per il progetto dell'interno del
padiglione è sorta dal sistema di
irrigazione delle quattro valli centrali del
territorio messicano durante il regno del re
Nezahualcóyotl (1429-1472), un sistema che
utilizzava le risorse naturali senza
degradare l'ambiente. L'acqua pura dalle
sorgenti d'alta montagna veniva incanalata
in acquedotti e trasportata lungo i contorni
del terreno, irrigando così enormi
piantagioni di una grande varietà di
alimenti prima di sboccare nei laghi dove si
coltivavano le chinampas, isole artificiali
che misuravano circa 30 metri di lunghezza e
2,5 di larghezza.
Il sistema
lacustre all'interno della Valle del Messico
al tempo della conquista spagnola del
Messico, con evidenziata la distribuzione
delle chinampas.
All'interno del padiglione vengono
riprodotte le caratteristiche delle valli e
di questo metodo di adacquamento per mezzo
di un sistema di rampe, piattaforme e
livelli, dando origine così a diversi spazi
museali.
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Spazi per festeggiare
Il padiglione è dotato di un piazzale
d'ingresso, un cortile centrale e una zona
di ristoranti, luoghi ideali per feste,
eventi, rappresentazioni e concerti in cui
sarà possibile vivere in prima persona
l'energia del Messico, un ambiente aperto a
tutte le possibilità di espressione
artistica e culinaria: degustazioni,
spettacoli, teatro, danza...
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Un'esperienza sensoriale
Il progetto mira alla creazione di
un'esperienza sensoriale per dare vita e
chiarezza ai contenuti espositivi.
Mentre la facciata —con la sua forma,
tessitura, trasparenza, effetti di luce e
riflessi sull'acqua— sedurrà i sensi
invitando a a visitare il padiglione,
l'interno accoglierà i visitatori con
l'ospitalità che caratterizza i messicani.
All'entrata, il pubblico verrà
immediatamente colpito dalla grande altezza
e dalla vista dello spazio centrale, con una
cascata di luce ed acqua su un giardino
interno.
Funzionalità
L'idea di base del progetto parte dalla
necessità di un'installazione semplice ed
economica, il che richiede materiali di
costruzione leggeri e prefabbricati.
La facciata è una membrana a base di PVC
rivestita contro le radiazioni e trasparente,
che permette l'ingresso della luce naturale
e funziona come una tela su cui possono
essere proiettate immagini.
Sia la struttura dell'edificio, sia le
“foglie” della facciata sono integrate in un
corpo unico, grazie a semplici dispositivi
di fissaggio alla struttura principale,
ottenendo così velocità e sicurezza
nell'allestimento.
La progettazione delle zone per la
circolazione assicura un'attenzione efficace
ad un gran numero di persone
contemporaneamente, nonostante una
superficie limitata.
Il percorso proposto è lineare, con rampe di
collegamento tra piani e livelli medi,
consentendo un passaggio dinamico e fluido,
adatto anche alla circolazione delle persone
con disabilità.
Considerazioni finali
Expo Milano 2015 rappresenta un'occasione
unica per condividere con il mondo la
saggezza ancestrale, le conoscenze
scientifiche e tecnologiche e le esperienze
di successo messicane nella gestione
sostenibile dell'ambiente per la produzione
alimentare. È un'opportunità irripetibile
per fornire un contributo significativo agli
sforzi globali per sradicare la fame e le
malattie causate dalla malnutrizione e, con
il suo padiglione, il Messico rimarrà
sicuramente nella memoria dei visitatori.
(loguer design /
archdaily.mx /
puntodincontro.mx
/ adattamento e traduzione in italiano di
massimo barzizza)
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